Presidente Fondazione Einaudi e suo vice puntano a polo liberal-democratico europeista
Si chiama Liberaltalia, acronimo lib. Con tanto di simbolo dove la sigla ha i colori dell’Italia. È il nuovo movimento politico fondato da Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Einaudi e il suo vice Davide Giacalone, che si ripropone di creare un polo liberal-democratico ed europeista legato al valori dell’Alde.
L’atto costitutivo è stato firmato la scorsa settimana davanti al notaio. Tra i soci fondatori vari docenti universitari ed esponenti del mondo imprenditoriale come il professor Alessandro De Nicola e Flavio Pasotti; l’avvocato Vincenzo Palumbo; Niccolò Rinaldi, oggi dirigente del Parlamento europeo e leader di Libericittadini; l’avvocato siciliano Andrea Pruiti.
“La Fondazione Einaudi non c’entra con questo progetto – precisa Benedetto all’Adnkronos – perché vive e continua a vivere di propria vita e a svolgere una funzione prettamente culturale. Non da oggi, però riteniamo che anche nelle istituzioni, a iniziare dal Parlamento, e non solo dunque nel dibattito culturale, sia importante la presenza di una forza autenticamente liberale, che si richiami e si ispiri all’Alde”.
Un polo che, in caso di coalizioni, legge elettorale permettendo, guarda a chi? “Non ci interessa, soprattutto in questo momento, parlare di alleanze, ma intendiamo soffermarci sui contenuti”, assicura Benedetto, che vuol concentrarsi sui programmi.
Ovvero: “Serve più Europa e bisogna completare le istituzioni europee volute dai padri fondatori”. “Occorre poi liberare l’economia da lacci e lacciuoli, penso alle mille municipalizzate succhia soldi”.
Inoltre, sottolinea Benedetto, bisogna “parlare e costruire diritti civili, a cominciare dal tema della giustizia, dove appare non più rinviabile quella separazione delle carriere tra magistratura giudicante e requirente per cui ci stiamo battendo da tempo, insieme all’Unione Camere penali, attraverso la raccolta delle firme per la proposta di legge costituzionale: abbiamo superato le 50mila sottoscrizioni e veleggiamo verso le 100mila”.
Insomma, chiarisce Benedetto, per ora Liberaltalia non si schiera con nessun forza politica: “Siamo distinti da tutti e distanti quanto possibile. Del resto, l’Alde, pur di difendere e affermare i principi liberali, quando è necessario trova le alleanze. Ma questo non vuol dire vivere e scegliere contenitori innaturali. Chi crea cespugli nel centrodestra e vuol legittimamente creare un Ppe italiano, è cosa diversa da noi. Li rispettiamo, ma sono altro. Chi vuole creare poli moderati, centristi, con il Pd, se aderisce al Pse, è cosa altrettanto distante da noi.”
AdnKronos, 5 agosto 2017
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