Ringraziamenti
Essi confortano la nostra scelta di avviare, con i numerosissimi nostri amici e interlocutori istituzionali e culturali, una comunicazione della quale sentivamo tutti insieme il bisogno.
Ci incoraggiano e ci stimolano a proseguire su questa strada.
Grazie.
Einaudianamente
La citazione che precede tocca un problema tuttora molto grave del nostro Paese: quello della cattiva qualità della legislazione.
Edizione Nazionale delle opere di Luigi Einaudi
L’opera di Einaudi è di tale rilievo da farne uno dei punti di riferimento obbligati per la storia culturale e politica dell’Italia, e dell’Europa. Alla sua lunga vita operosa corrisponde una vastissima produzione scientifica nei campi più diversi dell’economia, della scienza delle finanze e della storia del pensiero economico e politico, alla quale si aggiunge la ricchissima attività giornalistica e divulgativa svolta ininterrottamente su oltre 160 periodici nel medesimo lasso di tempo.
La pubblicazione integrale della sterminata opera edita e inedita (come ad esempio i carteggi) di Einaudi imporrebbe, per la sua mole, tempi e risorse davvero eccezionali, senza tuttavia rendere un effettivo servizio alla conoscenza della sua opera. Più produttivo appare un criterio che selezioni grandi aree tematiche, all’interno delle quali proporre in un’edizione critica le opere di Einaudi. E’ stata così prevista la pubblicazione di dodici volumi, di 800-900 pagine l’uno, accompagnato da una selezione di documentazione fotografica e dalla proposizione del frontespizio dell’edizione originale dello scritto pubblicato.
Gli indici dei nomi chiuderanno i volumi di ciascuna sezione. A conclusione del lavoro, sarà redatto un indice degli argomenti e delle cose notabili, inteso come uno strumento essenziale ai fini della consultazione dell’opera complessiva.
Rispetto alla totalità degli scritti di Luigi Einaudi di trentamila pagine, quelli presenti nell’Edizione Nazionale saranno di sette-ottomila pagine, cioè circa il 25% della sua produzione. I saggi introduttivi, la biografia e la bibliografia porteranno l’insieme della Edizione a circa diecimila pagine.
Sul progetto editoriale del quale si è qui riferito, il Presidente FLER ed i Presidenti Onorari Roberto Einaudi e Valerio Zanone hanno di recente intrattenuto il Ministro dei Beni e delle Attività Cultuirali Bray il quale ha dimostrato forte attenzione e condivisione per le prospettazioni della Fondazione e ha assicurato l’impegno suo e del suo Ministero per la realizzazione dell’iniziativa in questione.
La Consulta Liberale
Lo Statuto di FLER dall’ottobre 2011, all’art. 14, ha previsto che la Fondazione promuova la costituzione di una Consulta Liberale il cui compito è di “rappresentare un punto di riferimento per la cultura liberale e una sede di confronto con il liberalismo internazionale. A tal fine essa può manifestare in maniera autonoma il proprio punto di vista su problematiche che riguardano l’evoluzione e l’aggiornamento del pensiero liberale”. Il nuovo organismo è presieduto di diritto dal Presidente della FLER, ma proprio per garantire alla Consulta autonomia dagli organi di governo della Fondazione, l’Assemblea dei Soci ha dato mandato al Presidente medesimo, ai Presidenti Onorari Roberto Einaudi e Valerio Zanone e a Franco Chiarenza di nominare un primo nucleo di componenti il nuovo organismo, lasciando che esso si completi successivamente per cooptazione.A comporre la Consulta sono stati così nominati:
– Adolfo Battaglia
– Luisella Battaglia
– Giuseppe Bedeschi
– Paolo Bonetti
– Salvatore Carrubba
– Pierluigi Ciocca
– Dino Cofrancesco
– Raimondo Cubeddu
– Domenico da Empoli
– Natalino Irti
– Sebastiano Maffettone
– Piero Ostellino
– Luciano Pellicani
– Angelo Maria Petroni
Il Presidente della FLER ne convocherà a breve la prima riunione.
Il sogno e l’idea dei Giovani imprenditori
di Confindustria
Riportiamo qui di seguito alcuni stralci della locandina del Convegno:
“Non abbiamo un sogno. Abbiamo un’idea.
Quella di una Italia che mette in chiaro le diverse possibilità di futuro e sceglie la migliore.
Quella di una politica che non è prigioniera del voto, che attua quello che promette, che non conosce scandali, che investe sui giovani, che fa di più e meglio con meno e più equo.
Quella di aziende per cui l’iniziativa privata è davvero libera… .
Di una Pubblica Amministrazione moderna, che eroga servizi efficienti, di cui è un onore fare parte. Di una istruzione che offre opportunità prima che nozioni, che attrae cervelli… .
Quella di una società che non conosce fenomeni mafiosi perché la legalità è un vantaggio, che non emargina perché la diversità arricchisce, che lascia ai suoi figli più di quanto ha ricevuto dai propri padri.Non abbiamo un sogno, abbiamo un’idea. Perché questa Italia già c’è.
È l’Italia del “nonostante tutto”.
L’Italia che riesce a rimanere la seconda produzione manifatturiera d’Europa, che brevetta, che innova… .
L’Italia dell’eccellenza, della resistenza, del coraggio.
Che non vuole incentivi, sussidi, prebende o concessioni, ma il diritto al futuro.
È l’Italia “presa in ostaggio”… .
Presa in ostaggio dalla lotta per la conservazione del potere, dal frastuono della crisi istituzionale, dal rumore doloroso della recessione.
Da alleanze del passato, da rendite e vecchi privilegi, dall’incapacità di progettare il domani, da idee ormai morte.
Liberiamola.
Diamoci un taglio.”
… e l’invocazione di Giorgio Squinzi
La Costituzione e i limiti del pensiero ideologico
“Ho sempre pensato che i fautori della intangibilità della Costituzione siano vittime di una vistosa contraddizione. Da un lato, essi difendono con passione l’idea che la nostra sia una eccellente Costituzione (che, al massimo, ha solo bisogno di qualche ritocco qua e là).
…Dall’altro lato, però, quegli stessi che difendono la Costituzione così come è, sostengono anche che la nostra società (la politica in particolare) sia pessima: oligarchica e corrotta. A me pare che questa doppia tesi (bella costituzione/brutta politica) metta coloro che la sostengono di fronte a una contraddizione irrisolvibile.
…La politica di un Paese è influenzata da tanti fattori (alcuni contingenti, altri che dipendono dalla sua storia) ma in nessun modo si può affermare che le regole del gioco costituzionali siano ininfluenti, non condizionino la natura e i caratteri dei processi politici.Chi vuole riformare la Costituzione non pensa che ciò basti per risolvere i nostri gravi problemi. Pensa però che se le regole del gioco, quelle da cui dipende il funzionamento della nostra democrazia, vengono cambiate in modo da assicurare una maggiore governabilità, questo possa contribuire a renderla più forte, meglio attrezzata per soddisfare le domande e le aspirazioni dei cittadini.
…È l’ideologia, non la razionalità, che spinge i conservatori costituzionali a parlare di minacce autoritarie incombenti quando qualcuno propone di riformare la Costituzione in modo da dare ai governi italiani quella stessa forza istituzionale che hanno i governi di tutte le altre grandi democrazie europee.”
Ricordando Bruno Leoni a cent’anni dalla nascita
Vi hanno partecipato docenti, uomini di cultura e studiosi italiani e internazionale che hanno indagato e discusso i molteplici versanti del pensiero di questo autore.
Il Liberalismo secondo Somaini
Il 7 ottobre, nella sede della FLER, è stato presentato e discusso il libro di Eugenio Somaini, economista e politologo, dal titolo “Il liberalismo preso sul serio. Libertà, proprietà, uguaglianza”.
Ne hanno discusso con l’Autore Pierluigi Ciocca, Accademico dei Lincei e componente la Consulta Liberale di FLER, Claudio Petruccioli, past President RAI e Valerio Zanone, Presidente Onorario FLER e politico liberale.
Ha presieduto i lavori, Enrico Morbelli, componente l’Esecutivo FLER.
Programma e Registrazioni : http://studentsforliberty.org/europe/event/rome-regional-conference/
– mercoledì 30 ottobre ore 19.00 – Laboratorio Liberale presenta: “Lobbismo e libertà” con 5 ex allievi della Scuola di Liberalismo: Alfredo Borgia di Sky, Francesco Delzio di Autostrade, Alessandro Poggiali di Philip Morris, Franco Spicciariello di Open Gate e Paolo Zanetto di Cattaneo & Zanetto (a Roma: € 5 da Settembrini Libri & Cucina in piazza Martiri di Belfiore)
– lunedì 15 novembre ore 18.00 – Scuola 2014 di Liberalismo LXXXVII, lezione inaugurale di Oscar Giannino, Oratorio del Gonfalone, Roma (iscrizione € 30)