Troppo spesso i politici sono persuasi non solo di dover cercare la verità, ed è persuasione giusta e feconda, ma di conoscere “quella” verità, “una” verità e di non poterne tollerare la negazione. E questo è pericolo mortale ……la verità vive solo perché essa può essere negata. Essendo liberi di negarla ad ogni istante, noi affermiamo, ogni volta, l’impero della verità (Luigi Einaudi, Giangiacomo Rousseau, Le teorie della volontà generale e del partito guida e del compito degli oppositori – discorso pronunciato in occasione della consegna della laurea honoris causa, Basilea 22 maggio 1956).
…………la libertà vive perché vuole la discussione fra la verità e l’errore; sa che solo attraverso l’errore si giunge per tentativi sempre ripresi e mai conclusi alla verità……….essa esiste finché esiste la possibilità della discussione, della critica. “Trial and error”, possibilità di tentare e di sbagliare libertà di critica e di opposizione (Luigi Einaudi, scuola e libertà, Torino 1956).
Le Amanti del Porcellum
Michele Ainis, in un articolo di fondo apparso sul Corriere della Sera del 10 novembre, è tornato a occuparsi della legge elettorale italiana. Sul tema, FlerNews nella rubrica Einaudianamente del numero scorso, aveva pubblicato un pensiero di Luigi Einaudi del 1944, ancora molto attuale e certamente pertinente, al quale facciamo rinvio, relativo alla selezione e formazione della classe politica.
Qui di seguito alcuni stralci del fondo di Ainis.
“……il marchingegno elettorale con la pelle da suino è sempre vivo e vispo, alla faccia di chi vorrebbe celebrarne il funerale. Ma poi c’è qualcuno che lo desidera davvero?”
“……i suoi tre vizi diventano virtù, riguardati con gli occhi dei politici. Primo: le liste bloccate, che trasformano ogni eletto in nominato. E trasformano perciò i capipartito negli eredi di Caligola, che per l’appunto fece senatore il suo cavallo. Quando mai sapranno rinunziarvi? Secondo: il premio di maggioranza senza soglia, quindi un superbonus per la minoranza più votata. Tanto che alla Camera il Pd, con il 29% dei suffragi, s’è messo in tasca il 54% dei seggi. Oggi a te, domani a me; e infatti Grillo ha già detto che intende rivotare col Porcellum. Terzo: la lotteria del Senato. Dove il premio si guadagna regione per regione, con esiti bislacchi e imprevedibili. Male per gli elettori, bene per gli eletti, giacché con questo sistema non perde mai nessuno. Il guaio è che i tre vizi del Porcellum si traducono in altrettanti vizi di costituzionalità, sicché a dicembre la Consulta dovrà prendere il toro per le corna. Ma a quel punto si scorneranno tutte le nostre istituzioni, e tutte ne usciranno un po’ ammaccate. In primo luogo la Consulta stessa, chiamata a un improprio ruolo di supplenza per l’inerzia dei partiti. D’altronde, già in lontananza echeggiano gli spari. I 15 giudici segheranno il premio di maggioranza? Vade retro, ci troveremmo sul groppone un proporzionale puro. Demoliranno l’intera legge elettorale, riesumando il Mattarellum? Niet, non si può fare. Chissà perché.”
“.….L’illegittimità del Porcellum renderà poi illegittimo l’intero Parlamento…..”
“…..avremmo la prova d’aver giocato con regole truccate. E infine l’esecutivo: difficile rimanga in sella nello sfascio generale. Da qui l’urgenza di un’iniziativa del Governo, prima che la Consulta scriva il finale di partita. Con un decreto legge, perché no? Nel 2012 stava per adottarlo Monti, poi non ne fece nulla per paura di cadere. Cadde lo stesso, come è noto. E prima o poi cadrà anche Letta. Ma è meglio uscire di scena con onore, e senza troppi calcoli. Può darsi che fra le amanti del Porcellum ve ne sia qualcuna proprio a Palazzo Chigi: dopo tutto con questa legge non si può votare, dunque si deve governare. Ma è un altro calcolo miope, un altro sguardo corto. Vorrà dire che alle nostre istituzioni regaleremo un paio d’occhiali.”
L’ALDE e i liberali italiani
L’ALDE – Alleanza dei liberali e dei democratici per l’Europa – terza forza politica europea, lo scorso 15 novembre ha convocato un incontro a Roma di partiti, movimenti e associazioni che si riconoscono nei principi e nei valori del liberalismo. Il dibattito è stato produttivo di proposte e di impegni anche in vista del prossimo appuntamento elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo.
Si tratta del tentativo di realizzare la riunione delle forze liberali italiane, disperse da oltre un ventennio. La cosa è tanto più apprezzabile in quanto è avvenuta a poche settimane dall’avvio del processo federativo da parte di sei formazioni di matrice liberale.
Il 24 ottobre infatti, Fare per fermare il declino (Michele Boldrin), Partitolo liberale italiano (Stefano de Luca), Liberali italiani (Raffello Morelli), Progett’azione (Angelo Burzi), Uniti verso nord (Alessandro Cè) e Partito federalista europeo (Stefania Schipani) hanno messo le basi per una federazione che riunisca in un unico contenitore il vasto mondo liberale, ovviamente rimanendo aperti a nuove adesioni di associazioni, gruppi e singole personalità, che volessero condividere l’iniziativa.
Giovedì 21 novembre si riunirà presso la sede sociale il Consiglio di Amministrazione della Fondazione per formare il bilancio preventivo 2014, che sarà sottoposto per approvazione all’Assemblea dei soci del successivo giovedì 28 novembre.
Il Paese, è noto, vive tempi economicamente e politicamente difficili e le sue istituzioni culturali ne soffrono in modo particolare. Ma chi ha la responsabilità di amministrare un asset del valore della Fondazione Einaudi non può permettersi depressione e pessimismo. Il preventivo 2014 punta perciò all’equilibrio di bilancio attraverso un articolato programma di sviluppo delle attività istituzionali di studi e ricerche, il contenimento dei costi e il sostegno prezioso di soci e amici. Gli auguri di buon lavoro sono ovviamente ben accetti.
Stati Generali della Cultura
Per il 21 novembre, Il Sole 24 ORE e la Fondazione Roma hanno indetto a Milano la seconda edizione degli Stati Generali della Cultura che già si riunirono con successo lo scorso anno a Roma. Il focus della manifestazione è sul ruolo delle imprese nella valorizzazione dei beni culturali. Vi interverranno, oltre ai presidenti del Gruppo 24 ORE Benito Benedini e della Fondazione Roma Emmanuele Emanuele, il presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, e il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
Assemblea AICI
Il 4 dicembre si riunirà l’Assemblea dei soci AICI, Associazione delle fondazioni e degli istituti culturali italiani. Vi interverrà il ministro per le Attività e i beni culturali Massimo Bray.
Il punto più rilevante dell’ordine del giorno è relativo alla situazione e alle prospettive delle Fondazioni e degli Istituti in questione, tema al quale ovviamente, in piena solidarietà con gli altri associati, la Fondazione Einaudi annette il massimo interesse.
XI Giornata della Ricerca e Innovazione
Si informa che la XI Giornata della Ricerca e Innovazione di Confindustria sarà realizzata, anche quest’anno, in collaborazione con la RAI: il 21 novembre, alle ore 23.15, su RAI 1, l’intera trasmissione di Porta a Porta, condotta da Bruno Vespa, sarà dedicata ai temi della Ricerca e Innovazione.
L’iniziativa, frutto del protocollo d’intesa siglato tra Confindustria e Rai, vuole portare nelle case degli italiani, il messaggio dell’importanza della Ricerca e Innovazione per la crescita delle imprese e del Paese nel suo complesso, partendo dal racconto di storie concrete delle tante imprese innovative italiane e di ricercatori pubblici e privati .
Questo tema strategico sarà declinato attraverso 5 perni fondamentali:
crescita (mettere R&I al centro della politica di crescita del Paese), industria (valorizzare l’industria come motore di sviluppo), territorio (individuare e potenziare le specializzazioni tecnologiche), Europa (rendere l’Italia protagonista nell’Europa della R&I), lavoro (valorizzare la figura del ricercatore, creare opportunità di qualità).
Ciò nella consapevolezza che una nuova stagione di crescita economica passi soprattutto dalla ricerca e innovazione e che l’Italia possa uscire dalla crisi solo con prodotti e servizi innovativi che ci permettano di vincere la competizione globale creando lavoro.
L’appuntamento, quindi, è su RAI 1, giovedì 21 novembre con il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, il Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, la Vice Presidente R&I di Confindustria, Diana Bracco, e altri ospiti del mondo dell’imprenditoria e della ricerca.
“Il golpe bianco di Edgardo Sogno” di Pietro di Muccio De Quattro
“Il golpe bianco di Edgardo Sogno” è l’ultima fatica storico-lettraria di Pietro di Muccio De Quattro edita da Liberilibri. La sua presentazione avrà luogo alle ore 18 di mercoledì 27 novembre presso la sede della Fondazione Luigi Einaudi di Roma. Ne discuteranno con l’autore Luigi Compagna e Andrea Ungari. Presiederà Enrico Morbelli.
A La Spezia una scuola che è una scommessa
Musy e la Scuola 2014 di Liberalismo di Torino