1944-1963, scatole 10
Storia
Gian Piero Orsello nasce a Modena il 3 novembre 1927, laureato in giurisprudenza e in filosofia, avvocato, giornalista, fin da giovanissimo è militante tra gli studenti universitari liberali e viene eletto segretario nazionale della Gioventù liberale italiana nell’aprile del 1952.
Nel 1954, a soli ventisette anni, ricopre l’incarico di vice segretario nazionale del Partito liberale italiano. Nel 1956 diviene consigliere della Provincia di Bologna e candidato alle elezioni politiche del 1958. L’anno successivo a causa di contrasti politici con Giovanni Malagodi lascia la segreteria, pur rimanendo iscritto al partito e nel 1960 è a Bruxelles come portavoce per l’Italia presso la Comunità Europea. Nel 1962, tornato in Italia, si dimette dal PLI insieme al gruppo di Democrazia Liberale.
Ha partecipato ai Consigli di Amministrazione dello IASM, del Formez e della RAI di cui è stato vicepresidente dal 1975 al 1986, dell’Italtel Telematica della quale è stato presidente dal 1987 al 1994 ed è stato membro anche del Consiglio nazionale degli utenti dal 1990 al 1997. Consigliere giuridico del Ministro per le politiche comunitarie dal 1992 al 1995, ha inoltre ricoperto l’incarico di Segretario generale del Movimento europeo internazionale a Bruxelles tra il 1992 ed il 1995, E’ stato insegnante di Diritto dell’Unione Europea e diritti umani nella facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma e per diversi anni professore di ruolo di Istituzioni di Diritto pubblico, mentre presso la Facoltà di Scienze politiche della LUISS ha insegnato Storia dell’integrazione europea e Diritto delle Comunità europee. Titolare della cattedra Jean Monnet “ad personam” per il Diritto costituzionale europeo presso l’Università La Sapienza, ricoprendo l’incarico di direttore delle riviste “L’Italia e l’Europa” e “Annuario di diritto comparato e studi legislativi” ha pubblicato, inoltre, numerosi studi di interesse giuridico e politologo.
Ha ricevuto la Medaglia d’oro al merito della scuola e della cultura, nominato cavaliere di gran croce al merito della Repubblica italiana, Cavaliere della Legion d’onore e Ufficiale dell’Ordre du mérite della Repubblica francese.
Muore a Roma nell’ottobre del 2006.
Modalità di acquisizione
Le carte sono state donate dagli eredi alla Fondazione Luigi Einaudi di Roma nel 2003.