Un progetto a cura della Fondazione Luigi Einaudi
Il 24 ottobre 1951 il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi e sua moglie Ida giunsero in una Sicilia lacerata dalle devastanti alluvioni che si abbatterono per giorni anche su Calabria e Sardegna. Coltivazioni e piantagioni cadute in rovina, abitazioni rese inagibili, ponti crollati e individui che persero la vita.
Luigi Einaudi, acuto economista, intransigente difensore delle libertà e della democrazia, integerrimo uomo delle Istituzioni, fece percepire la presenza dello Stato e mostrò solidarietà ai cittadini siciliani, feriti nell’animo, ma col cuore colmo di speranze. A Lentini, Ragusa, Modica, Scicli, Vittoria e Caltagirone la folla scese in strada per salutare l’illustre visitatore. Le donne e gli uomini della Sicilia tributarono applausi ed onori al Capo dello Stato, riconoscendo in lui un altissimo esempio di integrità nelle condotte e d’umiltà d’animo.
A distanza di settant’anni da quel giorno, la Fondazione Luigi Einaudi intende celebrarne la memoria attraverso un ciclo di incontri, dibattiti, confronti e ricordi che ripercorreranno l’iter del Capo dello Stato nelle terre colpite dalle alluvioni. Il viaggio del Presidente Einaudi è fonte di perpetue riflessioni e portatore di essenziali valori liberali.
Nello specifico, sono sei le diverse tematiche sulle quali il ciclo di eventi si concentrerà.
Prima tematica. È bene iniziare ricordando come la presenza delle Istituzioni sul territorio sia condizione indefettibile per la salute di una democrazia, e quel 24 ottobre 1951 è un faro di rettitudine per tutti i soggetti politici. Nessun’altra terra come la Sicilia avverte l’esigenza di ricongiungere i cittadini ai propri rappresentanti. Riflettere sulla presenza dello Stato è un atto doveroso nel settantennale del viaggio di Einaudi. La Costituzione della Repubblica italiana all’art. 2 richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. La presenza del primo cittadino e le gesta di forze dell’ordine, soccorritori e uomini della società civile in quei giorni così difficili per la vita della Regione Siciliana proiettarono nella realtà i valori sanciti dai Padri Costituenti. La condivisione della sofferenza è il pilastro su cui regge una cittadinanza. La pandemia di COVID-19 ha fatto emergere i sentimenti più nobili dell’animo umano, rendendoci partecipi di un destino collettivo, e la Fondazione Luigi Einaudi intende confrontare quei giorni di settant’anni fa con gli ultimi periodi trascorsi dal Paese per raccontare ispiratrici storie di vita.
Seconda tematica. Tra i più colpiti dalle alluvioni vi furono i contadini. Il dissesto idrogeologico acuì i problemi dell’agricoltura italiana, a cui Luigi Einaudi dedicò numerosi pensieri. Muovendo dall’analisi delle criticità di allora, risulta alquanto interessante accertare quale sia oggi l’incidenza del cambiamento climatico su questo settore dell’economia, specialmente in una regione come la Sicilia celeberrima nel mondo per i doni della propria terra.
Terza tematica. Altro pilastro pubblico su cui si abbatterono le alluvioni furono le infrastrutture. È triste dover accertare l’enorme attualità della questione. Nonostante siano trascorsi settant’anni, le grandi opere costituiscono fonti di pericolo per l’incolumità degli individui, e anche fonte di sperequazione tra i diversi territori. È ciò drammatico, se si considera l’estrema rilevanza di questo settore economico per il tessuto sociale. Luigi Einaudi, da economista liberista e con la moderazione che sempre lo contraddistinse, dedicò numero pagine a questo cruciale tema, mostrando pregi e contraddizioni delle politiche keynesiane. Sarà proposto un incontro per discutere delle sfide che l’attualità presenta e pensare con pragmatismo a possibili soluzioni.
Quarta tematica. Dai momenti più tetri e oscuri della sua storia l’Italia ha sempre saputo trarre coraggio e genialità per guardare con fiducia al futuro. All’alluvione del 1951, verificatosi negli anni della ripresa economica e morale del Paese, i cittadini siciliani reagirono investendo energie e risparmi in brillanti attività d’impresa. Luigi Einaudi dedicò tutta la sua vita al riconoscimento e alla difesa delle libertà economiche degli individui dallo Stato depauperato. I pensieri del primo Presidente della Repubblica eletto dal Parlamento, specialmente quelli sul meridione, sono straordinariamente attuali per prospettare un’efficace Piano nazionale di ripresa e resilienza per il Sud Italia.
Quinta tematica. Un ulteriore dibattito che la Fondazione Luigi Einaudi intende proporre ha ad oggetto la corretta amministrazione del bilancio pubblico. Allorquando lo Stato non è in grado di adottare misure di prevenzione avverso calamità naturali, è sempre doveroso riflettere sulla spesa dei denari dei contribuenti. È inammissibile che si dedichino pochi capitoli alla sicurezza delle infrastrutture e, al contempo, si scialacquino le risorse pubbliche in assistenzialismo e spesa corrente. Il Paese persiste ancora oggi nel commettere tali scelleratezze. Nessuno come Luigi Einaudi è in grado di indicarci la retta via.
Sesta tematica. L’ultimo dibattito previsto dal programma avrà come tematica la figura del presidente Einaudi, capace di incarnare contemporaneamente la leadership politica e il pragmatismo dei tecnici. Questo connubio di capacità, costituente il bagaglio fondamentale per un uomo delle istituzioni, risulta troppo spesso assente nella classe dirigente odierna, tanto da aver generato nel corpo elettorale l’immagine di una separazione ontologica tra queste due figure. Studiando e analizzando la leadership di Einaudi, possiamo riscoprire l’importanza del politico come uomo e come tecnico.
Come appena esposto, il progetto si sostanzierà quindi in una serie di incontri itineranti, per un totale di sei eventi, che si focalizzeranno rispettivamente su ciascuna delle sei tematiche appena descritte. Tutti gli eventi presenteranno un taglio e carattere estremamente formativo, giacché i destinatari privilegiati degli eventi (e quindi, la “audience” presente agli stessi) saranno gli studenti delle scuole secondarie superiori e le università presenti nei Comuni attinti dall’iniziativa itinerante e/o le aree limitrofe.
Nello specifico, il progetto intende ripercorrere passo dopo passo le tappe del viaggio del Presidente Einaudi in Sicilia, organizzando un soggiorno di una settimana a partire dal 21 di ottobre – giorno di arrivo del Presidente in Sicilia – fino al 27 dello stesso mese. Durante questo itinerante viaggio della memoria, ciascuna città simbolo del passaggio di Einaudi ospiterà una Conferenza/Evento incentrata su ognuno dei sei macro-argomenti che caratterizzano il soggiorno del Presidente, con una lettura in chiave moderna della tematica.
- Giovedì 21 ottobre 2021: Lentini: La presenza delle Istituzioni sul territorio
- Venerdì 22 ottobre 2021: Ragusa: L’incidenza del cambiamento climatico sull’agricoltura italiana
- Sabato 23 ottobre 2021: Modica: Le infrastrutture
- Venerdì 19 novembre 2021: Caltagirone: Il Presidente Luigi Einaudi: il Politico, il Tecnico
- Sabato 20 novembre 2021: Vittoria: La corretta amministrazione del bilancio pubblico
- Domenica 21 novembre 2021: Scicli: La difesa delle libertà economiche individuali e il PNRR
I relatori degli eventi saranno il Presidente della Fondazione Luigi Einaudi Giuseppe Benedetto, il Direttore Scientifico Professoressa Emma Galli, il Consigliere d’Amministrazione Andrea Pruiti Ciarello, i membri del Comitato Scientifico Giuseppe Tringali (Responsabile Ambiente) e Rocco Todero (Area Legale), il Responsabile del Progetto la “FLE per le Scuole” Michele Gerace ed altri esponenti locali delle pubbliche amministrazioni e istituzioni.
Quanto ai luoghi ove si terranno gli incontri, si ringraziano i Comuni nei quali si terranno gli eventi, che hanno messo a disposizione, ciascuno le proprie strutture pubbliche.
Per chiarezza espositiva, e al fine di sottolineare la coerenza progettuale, di seguito un’analisi più dettagliata delle tematiche oggetto di dibattito in ciascun incontro.
- Il primo evento si svolgerà a Lentini, esso prevede l’approfondimento sulla questione del ruolo dello Stato nelle situazioni di emergenze e, più in generale, del compito morale che esso ricopre nella vita di ogni cittadino. La tematica della presenza dello Stato è sicuramente attuale, sia con la corrente crisi epidemiologica sia, più generalmente, con quel senso purtroppo comune a molti di uno Stato indifferente e assente nei momenti di necessità. Questa forma di assistenza emergenziale non va confusa con livelli di assistenzialismo crescenti che creano dannosi gradi di dipendenza ai cittadini, oggigiorno aumentati nello scenario della politica del nostro paese. Un ritorno ad un genuino ruolo dello Stato è necessario, vigile nell’emergenza e allo stesso tempo libero nella quotidianità. Il distaccamento del cittadino dai propri rappresentanti politici, la diffusa perdita di fiducia nelle istituzioni e la diffidenza nell’efficienza dell’apparato pubblico, assieme alla scarsa conoscenza e il disinteresse nella materia politica sono tutti elementi che vanno analizzati e capiti per poter ripartire con una visione di Stato presente come faro guida nelle criticità. Questo malessere esteso è padre di innumerevoli proliferazioni di prese di posizioni estremiste, scontento e rabbia sociale, alimentato anche dalla scarsa memoria storica e politica della massa. Come sosteneva Tocqueville, quando il passato non getta più luce sul nostro futuro brancoliamo nel buio, è dunque fondamentale riprendere prima il lato storico come esempio da seguire e utilizzarlo come chiave di analisi delle problematiche moderne sopra elencate.
- Il secondo incontro, previsto a Ragusa, toccherà la tematica del cambiamento climatico, le conseguenze che ne derivano per il settore agricolo, le drammatiche calamità naturali causate da esso. Il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente è una tematica che si è imposta come protagonista nel nostro secolo, una sfida da vincere che richiede un impegno duraturo e sinergico di governi e istituzioni. Prendendo come punto di inizio le riflessioni del Presidente Einaudi sul settore agricolo e sul territorio, l’evento toccherà anche l’analisi delle politiche green europee in corso e, complessivamente, degli obiettivi prefissati dallo Stato Italiano e dell’Unione Europea. Una attenzione particolare sarà riposta nell’azione locale della Regione, da sempre guida nel settore primario, nota per le sue produzioni agricole uniche e peculiari. L’importanza di implementare tecnologie e innovazioni all’avanguardia è fondamentale sia in termini di sostenibilità sia in termini economici.
- Il terzo incontro proseguirà a Modica, qui verrà affrontata la tematica delle grandi opere e infrastrutture. Come allora, questo tema è ricorrente e ancora troppo presente nei nostri giorni, dove vediamo opere ingegneristiche crollare e in frantumi a causa della scarsa manutenzione o a causa di sottovalutazioni geologiche dell’ambiente circostante. Sicuramente collegato, vi è anche il tema dell’impatto estetico nella natura e nelle città italiane. Una politica di costruzione aggressiva ha generato dei veri e propri mostri architettonici che non solo imbruttiscono le nostre perle artistiche e i nostri siti culturali ma anche danneggiano l’ecosistema. L’utilizzo di materiali inquinanti è stato spregiudicato e solo da qualche decennio una politica sostenibile e regolamentata elargita. La tematica delle infrastrutture è stata ampiamente discussa non solo dai vertici politici ma è diventata anche un fenomeno sociale – basti pensare alle numerose proteste NIMBY (Not In My Back Yard) svoltesi in Italia. Con un’attitudine pragmatica verranno discussi durante l’evento i possibili miglioramenti e le politiche attuabili per poter meglio compiere, gestire e conservare nel tempo opere e infrastrutture.
- Il tema del quarto incontro sarà incentrato sulla difesa delle libertà economiche individuali e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; l’evento, che si svolgerà nella città di Scicli, prende le mosse dai tragici eventi che furono all’origine del viaggio del Presidente Einaudi in Sicilia, Calabria e Sardegna. Sono forti, infatti, le analogie tra quel periodo e la situazione attuale: nel 1951 l’alluvione colpì un’Italia che si stava risollevando dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale, parallelamente oggi la crisi, umana ed economica, a cui ci ha costretto la pandemia da Covid-19, ha colpito il nostro paese mentre stava ancora facendo i conti con i pesanti strascichi della recente crisi economico-finanziaria. Eppure da quella drammatica situazione i Siciliani riuscirono ad emergere brillantemente, con investimenti mirati in attività di impresa che hanno consentito alla loro regione di ripartire con maggior forza di prima. Il tema degli investimenti è predominante nel quadro economico odierno, perché sarà proprio la qualità di questi ultimi a determinare il successo del PNRR e la capacità di risollevarsi del nostro Paese. Partendo dalle numerose riflessioni del Presidente Einaudi sulla necessità di salvaguardare la libertà economica individuale e di creare, dunque, un contesto favorevole all’investimento, in particolare nel Mezzogiorno, il Presidente Benedetto e gli altri speaker dell’evento discuteranno delle misure e delle soluzioni che saranno necessarie affinché le risorse del Next Generation EU siano utilizzate nel modo più efficace ed efficiente possibile.
- Il programma di eventi proseguirà a Vittoria, dove avrà luogo la conferenza sul tema dell’Amministrazione del Bilancio Pubblico. Dopo aver discusso, il giorno precedente, del tema degli investimenti e quindi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in questa conferenza sarà approfondita la tematica di come l’Amministrazione Pubblica gestisce i denari dei contribuenti – e da tale punto di vista anche la scelta di tenere questo evento nella città di Vittoria, che ha subito un commissariamento straordinario nel 2019, è fortemente votata alla volontà di legare la teoria al mondo dei fatti e della realtà pratica. Non è sufficiente, infatti, garantire un contesto favorevole alla crescita e agli investimenti dei privati, lo Stato deve saper sfruttare bene le risorse a sua disposizione, tanto nella scelta degli interventi da realizzare, quanto nella cura della loro attuazione. Negli ultimi anni abbiamo assistito a manifestazioni di incapacità di gestione ad ogni livello: dai comuni inermi di fronte alle emergenze meteorologiche, alle scelte di pura convenienza politica operate Regioni nella gestione della sanità, apparse evidenti in questi due anni di pandemia, fino ad arrivare all’inettitudine dell’amministrazione nazionale spesso impreparata o, peggio ancora, incapace di guidare e sovrintendere ai progetti da essa stessa voluti. Partendo sempre dai riferimenti e dagli spunti che ci derivano dai testi di Einaudi, approfondiremo l’argomento che forse più di ogni altro si sviluppa e persiste attraverso il tempo, legando come un filo problematiche di ieri e di oggi; anzi, proprio oggi una simile analisi si rende vera e propria necessità, perché la gestione dei fondi derivanti dal Next-Generation EU potremmo definirla come un “All or Nothing” il cui successo non è importante, ma è davvero l’unica cosa che conta.
- Infine, l’evento che chiuderà questo ciclo di incontri si svolgerà nella splendida cornice di Caltagirone. Tessendo un po’ le fila di tutti i temi affrontati nei giorni precedenti, quest’ultima conferenza andrà a toccare un tema più che mai attuale: la presunta scelta obbligata tra i politici e i tecnici, partendo dall’analisi della figura del Presidente Luigi Einaudi. In questi ultimi anni, infatti, sempre più spesso la narrazione – e forse anche la realtà – ha finito per costruire, tra queste due figure, un invalicabile divisorio, come se il Politico e il Tecnico fossero due entità idiosincratiche che, ontologicamente, le rendesse antinomiche l’una all’altra. E così, ogni qualvolta si presenta un periodo di crisi, politica o economica, il dibattito pubblico si infiamma individuando nella categoria meno rappresentata tra le due l’unica soluzione alle difficoltà, invocandone una calata dall’alto nei ruoli di potere, come fosse il “deus ex-machina” che nel teatro greco si presentava sulla scena e risolveva la tragedia. La realtà, tuttavia, sappiamo essere ben più complessa di una rappresentazione scenica, e l’esperienza di questi ultimi venti anni ci ha dimostrato che in nessun caso l’uomo – politico o tecnico che sia – ha le chiavi per essere “sic et simpliciter” il risolutore; i problemi della politica e dell’economia sono complessi e perciò stesso richiedono soluzioni complesse. Partendo dall’analisi della figura del Presidente Einaudi, della sua formazione come uomo e di quella del politico, vogliamo dimostrare che il muro costruito tra politici e tecnici non ha, e non può avere, fondamenta solide. Luigi Einaudi, l’uomo delle istituzioni per eccellenza, ci dimostra, da un lato, la necessaria compresenza di queste caratteristiche per poter essere degli esemplari servitori dello Stato, e dall’altro straccia il velo di Maia di tutti coloro che per anni hanno costruito una narrazione che poneva in antitesi queste due sfere. Approfondire, dunque, la figura di Einaudi per conoscere e far sapere che politico e tecnico possono non solo convivere ma devono coesistere nella stessa persona, e partire da qui per interrogarci su quali siano state le cause che hanno minato queste certezze e quali siano i prossimi passi da compiere per eradicare definitivamente tale visione e soprattutto formare politici che seguano la via tracciata da Luigi Einaudi.
In conclusione, il progetto sopra descritto rappresenta un’opportunità unica per ripercorrere le tappe del Presidente Luigi Einaudi durante il suo storico viaggio in Sicilia, in occasione del settantesimo anniversario dello stesso.
Con il Patricino di tutti i Comuni toccati dall’iniziativa: Lentini, Ragusa, Modica, Scicli, Vittoria e Caltagirone
Con il contributo della Regione Siciliana e dell’Assemblea Regionale Siciliana