#laFLEalMassimo – Episodio 43: Appunti per domare il leviatano

#laFLEalMassimo – Episodio 43: Appunti per domare il leviatano

Bentornati alla #FLE al massimo oggi prendiamo spunto da un editoriale de l’Economist su come il ruolo dello stato nell’economia sia cresciuto nell’ultimo secolo e proviamo fare qualche considerazione che vada al di là dei soliti caveat contro le distorsioni generate dall’’ingerenza eccessiva dei governi.

La crescita della spesa pubblica non è semplicemente un mostro come i blob dei film horror degli anni ’50, ma un fenomeno complesso legato anche ad alcune tendenze strutturali delle società più sviluppate. Ad esempio una nazione ricca può permettersi di guardare oltre i propri bisogni primari, perdere coscienza di problematiche globali come il cambiamento climatico e richiedere ai propri governanti un impegno maggiore che comporta un allargamento del perimetro dello stato sia in termini di regolamentazione più estesa che di intervento nell’economia.

Un ulteriore complicazione è legata al fatto che alcune funzioni assolte dagli stati moderni, come ad esempio la scuola e i servizi sanitari, hanno strutturalmente un costo che cresce più velocemente del sistema economico perché sono caratterizzati da un’elevata intensità del fattore lavoro e perché presentano una crescita della produttività inferiore alla al resto dell’economia.

Dunque l’ipertrofia degli stati moderni non è legata solamente all’opportunismo di politici e i lobbisti che approfittano dell’indolenza degli elettori, ma è anche il risultato di un’evoluzione culturale per la quale le nazioni più ricche tendono a dotarsi di istituzioni e amministrazioni più articolate che perseguono finalità più ampie rispetto ai bisogni immediati dei cittadini.

Se non possiamo arginare la tendenza la tendenza verso un ruolo sempre maggiore dello stato possiamo provare ad “addomesticare” il leviatano facendo in modo che questo ruolo non sia svolto aumentando l’intermediazione di stato, ma che si realizzi facendo leva sulla libertà di scelta individuale e sui meccanismi competitivi.

Ferma restante la necessità di opporsi agli eccessi e agli aumenti della spesa pubblica ingiustificati, la strada per limitare i danni passa probabilmente per una maggiore attenzione alla qualità della spesa pubblica piuttosto che per una irragionevole battaglia sulla quantità che non è possibile vincere.

Per la fondazione luigi Einaudi avete ascoltato la FLEalMassimo appuntamento alla prossima settimana.

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