Un podcast che parla di politica e libertà in queste ore non può che occuparsi del vile attacco subito dal popolo Ucraino da parte delle truppe di Vladimir Putin.
Difficile dire qualcosa che abbia senso e valga la pena di essere ascoltato, mentre civili inermi vedono minacciata la propria vita da un esercito invasore e un gran numero di cittadini è costretto ad imbracciare le armi per difendere la sicurezza delle proprie famiglie, in primis e la libertà del proprio paese in seconda battuta.
Queste persone hanno bisogno di cibo per resistere e di armi per combattere e, prima di qualunque ulteriore considerazione, è bene ribadire la richiesta al nostro governo di fornire il massimo sostegno al popolo ucraino sul piano logistico e militare, oltre che, ovviamente, economico e umanitario.
Tuttavia, le parole possono essere un’arma importante e influire sul corso della guerra e talvolta il racconto di una storia può contribuire a fare la differenza.
Dunque raccontiamo la storia di come l’Ucraina ha vinto la guerra e vi invita a ripeterla ai vostri contatti e attraverso i vostri canali.
L’Ucraina ha vinto perché ha dimostrato con il sangue e con le armi la propria esistenza di fronte a chi ha cercato di negarla con la propaganda e di annientarla con gli eserciti. Ha vinto perché ha provato che la sua battaglia è la guerra di tutto il mondo libero contro l’arroganza di un singolo oppressore. Ha vinto perché questa volta non ci volteremo dall’altra parte e andremo fino in fondo.
Raccontate questa storia come se fosse qualcosa che si è già compiuto e l’unico modo per ottenere che si compia nella realtà. Questa non è una guerra di popoli, ma la triste battaglia di un uomo solo.
Raccontiamo questa storia per dare forza al popolo russo di ribellarsi, ai soldati russi di disertare e a tutti quelli che nella catena di comando rendono possibile questa folle aggressione di porvi fine.
Dalla #FLEalMassimo per la Fondazione Einaudi ribadiamo che vale la pena raccontare la storia di quando l’Ucraina ha vinto la guerra.