Nella serata del 25 settembre è morto Giovanni Russo (1925-2017), giornalista, scrittore e commediografo italiano.
La vita di Giovanni Russo, infaticabile scrittore e giornalista, si è tutta svolta sotto il segno di una missione: il riscatto del Mezzogiorno. In un’Italia divisa fra “due chiese”, come egli diceva, e cioè la comunista e la clericale, egli ha mostrato come solo un meridionalismo laico e liberale che guardasse all’Occidente potesse segnare la via del riscatto.
Ha criticato fortemente il meridionalismo piagnone e vittimista; ha ingaggiato una lunga lotta contro la burocrazia e l’assistenzialismo delle “cattedrali nel deserto”; ha descritto il Sud dei “baroni” e quello dei “contadini” con l’intuito dei grandi narratori e la semplicità dei grandi giornalisti.
Affrontava con leggerezza anche gli argomenti più seri: un po’ come quell’Ennio Flaiano, che conobbe giovanissimo nelle stanze de “Il Mondo” che fu sempre il suo punto di riferimento intellettuale insieme a pochi altri numi tutelari (Benedetto Croce, Giustino Fortunato, Guido Dorso, Mario Pannunzio).
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La Fondazione Einaudi coglie l’occasione per esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia.