Fondo Gioventù Liberale Italiana

1952-1992, scatole 48

Storia

Le origini della Gioventù liberale italiana vanno ricercate tra i giovani combattenti dei gruppi di Ricostruzione liberale, del Movimento liberale, della Democrazia liberale che confluirono nel Partito liberale italiano ricostruito nel luglio del 1944 a Napoli intorno a Croce, Morelli, e a Roma con Einaudi, Bonomi e Orlando. Come organizzazione autonoma, la Gioventù liberale pubblicò clandestinamente a Milano tre numeri del periodico ” Gioventù liberale”. Lo statuto provvisorio del Partito liberale italiano non prevedeva l’autonomia organizzativa della Gioventù liberale; successivamente l’articolo 25 dello statuto approvato nel 1946 riconobbe l’organizzazione di formazioni dipendenti tra cui quella giovanile; fino a quel momento la sola organizzazione giovanile liberale autonoma dal PLI era stata l’Unione goliardica per la libertà. Ufficialmente la Gioventù liberale italiana fu fondata a Roma nel 1946. In attesa dello svolgimento dei lavori del I Congresso nazionale, si formò un comitato coordinatore che aveva come segretari Guglielmo Folchi e Teodoro Cutolo. L’atto costitutivo fu approvato nel corso del I Congresso nazionale tenuto a Roma alla fine del 1946. Le finalità di questa organizzazione erano: 1) diffondere l’idea liberale e partecipare all’opera di organizzazione e propaganda del partito; 2) interessare i giovani alla vita politica e sollecitarli a partecipare all’attività del partito; 3) promuovere e costituire organizzazioni di studenti e di giovani lavoratori; 4) organizzare e favorire opere di solidarietà umana e sociale, attività culturali e sportive.

Storia archivistica

L’archivio di Gioventù liberale italiana era conservato a Roma presso la sede nazionale del Partito liberale italiano. In seguito allo scioglimento del partito nel 1994, la documentazione di Gioventù liberale italiana rimase ancora a via Frattina fino al 1997, quando alcuni ex dipendenti raccolsero le carte cercando di salvarle dalla dispersione, già purtroppo in atto. Il complesso documentario fu allora versato nel patrimonio archivistico della Fondazione Luigi Einaudi per gli studi di politica ed economia di Roma.

Modalità di acquisizione

Versamento nel 1997 alla Fondazione Luigi Einaudi per studi di politica ed economia.

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