Laureato in Giurisprudenza a Milano, dove si è specializzato in diritto internazionale. Durante i primi anni al Ministero degli Affari Esteri è stato il responsabile al Cerimoniale della Repubblica e per le visite ufficiali delle delegazioni del Governo Italiano all’estero. Nel 1975 gli è stato affidato l’incarico di primo segretario per gli affari politici all’Ambasciata italiana a Parigi. Dopo l’incarico nel 1978 a fianco del Segretario Generale della Farnesina, ha ricoperto il ruolo di Consigliere Economico e Commerciale in Canada per quasi cinque anni, un periodo di grande crescita economica e cooperazione tra Italia e Canada, soprattutto per quanto concerne il settore delle nuove tecnologie. E’ stato console generale a Vancouver durante l’Expo ‘86, periodo nel quale ha promosso importanti eventi per il commercio e la cultura italiana. Nel 1987 torna a Roma per prestare servizio, prima presso la Direzione generale degli affari economici, dove mi sono occupato soprattutto di nuove tecnologie, e in seguito alla Direzione Generale del personale.
Il mio successivo incarico all’estero è stato a Bruxelles, dove ho ricoperto la carica di Consigliere Politico presso la Rappresentanza d’Italia presso la NATO, in un periodo particolarmente impegnativo, segnato dalla fine della guerra fredda, dalla riunificazione della Germania e dalla prima guerra del Golfo.
Dal 1993 al 1998 sono stato a New York presso la Rappresentanza d’Italia alle Nazioni Unite, dapprima come primo consigliere per gli affari politici e successivamente come ministro e vice rappresentante permanente, sotto la guida dell’ambasciatore Francesco Paolo Fulci. Durante questo periodo – segnato dalla guerra in Bosnia, dalla tragedia somala, dagli scontri nella regione dei Grandi Laghi e da altri conflitti africani – l’Italia è stata membro non permanente del Consiglio di sicurezza. Verso la metà degli anni novanta, la globalizzazione e le nuove sfide alla sicurezza internazionale hanno evidenziato la necessità di importanti riforme degli organi delle Nazioni Unite, temi nella cui trattazione l’Italia ha sempre avuto un ruolo di primo piano.
Ho anche prestato servizio presso il Ministero degli Esteri a Roma come Vicesegretario generale, Direttore Generale per la Cooperazione politica multilaterale e diritti umani e Direttore politico, occupandomi principalmente di sicurezza internazionale con particolare riferimento all’attività del Consiglio di sicurezza, dell’Assemblea generale e del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, oltre che a quella di organi quali il Consiglio Europeo, la NATO, il G8 e l’OSCE.
Ho assistito il Ministro degli Esteri allora in carica sui temi della sicurezza internazionale, in particolare relativamente ad aree geografiche quali i Balcani occidentali, il Medio Oriente, l’Afghanistan, l’Africa Orientale ed a tematiche come la proliferazione nucleare, il terrorismo e i diritti umani. Tra gli incarichi più recenti, di particolare rilievo all’estero, vi è stato quello di Ambasciatore d’Italia in Israele tra il 2002 e il 2004, un periodo caratterizzato dallo scoppio della Seconda intifada, dal rafforzamento delle relazioni tra Unione europea e Israele durante la Presidenza Italiana dell’UE (luglio-dicembre 2003) e da un rinnovato impegno da parte delle autorità israeliane e palestinesi a sostegno della Road Map.
Dal 20 agosto 2008 al 30 settembre 2009, sono stato rappresentante permanente d’Italia alle Nazioni Unite a New York, dove ho guidato la delegazione italiana al Consiglio di Sicurezza durante l’ultimo periodo del biennio italiano come membro non permanente (2007-2008), concentrandomi in particolare su Afghanistan, questioni umanitarie e
protezione dei civili nei conflitti. Dall’8 ottobre 2009 al 16 novembre 2011 sono stato Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti d’America.Tra gli altri successi riportati in questa veste ho ottenuto la riattivazione dell’”Advanced Placement Program”, per la diffusione dell’italiano nel sistema culturale Statunitense.
Da Rappresentante Permanente alla Nazioni Unite a New York, ho guidato la delegazione italiana al Consiglio di Sicurezza (Cds), nella fase conclusiva del biennio 2008-2009. Ho avuto la responsabilità di coordinare tra i Quindici membri del Cds il dossier Afghanistan, e di guidare la missione del Consiglio di Sicurezza a Kabul e a Herat. Interventi umanitari, affermazione della “responsabilità di proteggere”, diritti umani, delle donne, dell’infanzia, crisi regionali, stato di diritto, riforma delle Nazioni Unite e in particolare del Cds, Obbiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG), sono state le priorità che ho perseguito alle Nazioni Unite. Mi sono laureato in Giurisprudenza a Milano, dove mi sono specializzato in diritto internazionale. Durante i primi anni al Ministero degli Affari Esteri sono stato responsabile al Cerimoniale della Repubblica e per le visite ufficiali delle delegazioni del Governo Italiano all’estero. Nel 1975 mi è stato affidato l’incarico di primo segretario per gli affari politici all’Ambasciata italiana a Parigi. Dopo l’incarico nel 1978 a fianco del Segretario Generale della Farnesina, ho ricoperto il ruolo di Consigliere Economico e Commerciale in Canada per quasi cinque anni, un periodo di grande crescita economica e cooperazione tra Italia e Canada, soprattutto a Washington ho contribuito all’ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali, in un biennio caratterizzato da un’accresciuta cooperazione tra Italia e Stati Uniti e da eventi di forte impatto culturale e identitario per i due Paesi: le celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia e l’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti. Numerosi sono stati gli accordi e i programmi avviati in campo economico, industriale, scientifico e culturale. Sul piano atlantico e della sicurezza internazionale, il biennio a Washington è stato contrassegnato da un’intensificata e strutturata cooperazione con gli Usa, sia bilaterale che nelle sedi multilaterali, in particolare per le questioni riguardanti l’Afghanistan, i paesi del Mediterraneo e Medio Oriente, dell’Africa, la Russia, la Cina e le altre economie emergenti. Rilevanza centrale per il mio lavoro a Washington ha avuto il rilancio dei rapporti tra Usa e Ue, quale banco di prova della Politica Estera e di Sicurezza Comune, e l’obiettivo di creare una zona economica euroatlantica integrata.
Molta attenzione è stata inoltre riservata al rilancio del processo di pace in Medio Oriente, alla questione nucleare iraniana, alla collaborazione nel contrasto al terrorismo, alla pirateria, alla proliferazione nucleare e delle altre armi di distruzione di massa. In veste di Ministro degli Esteri ho promosso in ambito europeo e in seno alle Nazioni Unite, nonché in sede bilaterale con molti Paesi interessati, iniziative per rafforzare la tutela delle minoranze, e in particolare della libertà religiosa e di culto, delle libertà di espressione e dei diritti umani in tutte le loro accezioni. Moratoria,con l’obiettivo di una completa abrogazione, per la pena di morte, e campagna per l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili hanno altresì contrassegnato la mia azione, in una visione di politica estera nella quale è centrale il riferimento ai valori identitari dell’Europa e della cultura italiana.
Dal marzo 2016, sono Presidente esecutivo del “Global Commitee for the Rule of Law”, un organismo internazionale che – tramite azioni di advocacy e di sensibilizzazione culturale delle istituzioni.