Credente ed einaudiano, oratore raffinato e ironico, all’età di 32 anni prese parte all’Assemblea Costituente. Fu in seguito Sottosegretario di Stato alla Grazia e Giustizia nel quarto Governo De Gasperi; Sottosegretario di Stato agli Esteri nel Governo Scelba e nel primo Governo Segni. Fu Ministro del Turismo e dello Spettacolo nel secondo Governo Andreotti. Fu anche presidente nazionale del PLI dal 1967 al 1972 succedendo a Gaetano Martino.
Fedele al motto di famiglia “Ostendo sed non ostento”, fu europeista e ammiratore di Marcello Soleri, presidente della Sitrab, la società creata per il traforo del Gran San Bernardo, e della Fondazione Luigi Einaudi di Roma, collaborò assiduamente a La Tribuna, storico giornale liberale e fu anche commissario dell’Ordine Mauriziano. Tra le carte ritrovate nell’archivio del Mauriziano ci sono anche le sue a conferma della fitta rete di rapporti intrattenuti con il mondo istituzionale. I suoi carteggi, tra i più personali del fondo mauriziano, mostrano spesso le contraddizioni e le difficoltà della politica italiana. Significativo il perentorio “non democristianeggi” con cui chiuse una lettera ad un collega mentre in un’altra emerge lo sconforto che a volte lo prese: “Sono in gran parte combattuto tra i molti buoni amici conosciuti nella vita politica e i non meno numerosi cadreghisti del mio e degli altri partiti”.
Era il padre di Alfonso Badini Confalonieri, vescovo della diocesi di Susa. Suo cugino acquisito era Emilio Pasanisi che è stato direttore generale dell’INA (Istituto Nazionale delle Assicurazioni).