Yahya Sergio Yahe Pallavicini

Yahya Sergio Yahe PALLAVICINI è un cittadino europeo musulmano, residente a Roma, coniugato e padre di Muhammad Umberto.

Funzioni di rappresentanza istituzionale

Presidente e imam della COREIS Comunità Religiosa Islamica Italiana, una delleprincipali organizzazioni di rappresentanza istituzionale del culto islamico in Italia con vocazione alla formazione teologica, all’ecumenismo e all’educazione interculturale (www.coreis.it). Nel 2000 viene nominato membro dell’assemblea dei soci della Grande Moschea di Roma, Centro Islamico Culturale d’Italia.

Dal 2004 viene invitato alla riunione annuale tra i leader religiosi europei a Bruxelles dai Presidenti della Commissione Europea Prodi e Barroso e dai Presidenti del Parlamento Europeo Pottering e Tajani. Su invito del Consiglio d’Europa partecipa, nel 2005, al lancio del White Paper for Intercultural Dialogue e alla sua successiva edizione in lingua araba curata dall’ISESCO e, nel 2008, presiede in Azerbaijan una sessione interministeriale di avvio del Baku Process. Dal 2010 è membro del ECRL, European Council of Religious Leaders (www.ecrl.eu).

Dal 2005 viene nominato membro della Consulta per l’Islam Italiano dal Ministro dell’Interno del Governo Italiano con il quale continua tutt’ora a svolgere la responsabilità di consigliere istituzionale per l’Islam. Dal 2010 promuove una serie di iniziative di scambi culturali e di sviluppo economico con il Ministero degli Affari Esteri e il mondo islamico.

Insieme al direttore prof. Abd al-Haqq Ismail Guiderdoni e ad altri cittadini musulmani francesi gestisce l’IHEI, Institut des Hautes Etudes Islamiques, un’associazione di ricerca e approfondimento intellettuale che prende ispirazione dall’opera del metafisico francese René Guénon per l’orientamento dell’Islam di Francia (www.ihei-asso.org).

Dal 1997 collabora attivamente con l’ISESCO, Organizzazione Islamica per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, la più prestigiosa Istituzione di 54 Stati Islamici con sede a Rabat nel Regno del Marocco. Nel 2014 viene nominato Ambasciatore ISESCO per il Dialogo tra le Civiltà (www.isesco.org.ma).

Dal 2004 al 2011 partecipa alla Conferenza Islamica Internazionale del Cairo su invito del Ministero degli Affari Religiosi della Repubblica Araba d’Egitto e dello shaykh al-Azhar.

Nel 2006 incontra ad Istanbul SAR il Principe Ghazi bin Muhammad bin Talal della casa reale Hashemita di Giordania, aderisce al Messaggio di Amman e partecipa tra i 138 sapienti musulmani internazionali all’iniziativa A Common Word (www.acommonword.com), un documento storico di dialogo tra cristiani e musulmani. Partecipa nel 2008 e nel 2014 al Forum Cattolico-Musulmano in Vaticano. Dal 2009 è inserito tra i 500 musulmani più influenti nel mondo, nella categoria dei rappresentanti istituzionali.

Dalla sua costituzione a Vienna nel 2012 collabora con il KAICIID, il Centro Internazionale del Re Abd al-Aziz per il Dialogo Interreligioso e Interculturale (www.kaiciid.org). Dal 2015 in cooperazione con le Nazioni Unite e il KAICIID partecipa alla definizione del piano di azione per leader religiosi nella prevenzione alla violenza in seminari organizzati a Fes, Treviso, New York e Vienna. Dal 2018 coordina il MJLC, Muslim Jewish Leaders Council (www.mjlc-europe.org).

Partecipa regolarmente al Forum per la Pace nelle società musulmane istituito nella capitale degli Emirati Arabi Uniti ad Abu Dhabi nel 2014 e promosso da shaykh AbdAllah Bin Bayyah. Nel 2018 viene nominato membro esecutivo del Consiglio Mondiale delle Comunità Musulmane con delega per il dialogo interreligioso.

Nel 2018 il presidente della Repubblica dell’Indonesia lo invita tra i 50 sapienti musulmani internazionali a partecipare al primo congresso sulla Wasatiyyah, la dottrina della moderazione islamica.Docenze Accademiche
Relatore sull’Islam presso il College della NATO a Roma. Docente sul Corano e i commentari nel Master sulle Religioni di Abramo dell’Università Cattolica di Milano, sulla Conoscenza dell’Islam e del mondo musulmano nel Master sulla Comunicazione Interculturale dell’Università della Svizzera Italiana di Lugano e sul Dialogo Interreligioso nella prevenzione del radicalismo nel Master in Sicurezza economica, geopolitica e intelligence del SIOI, Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale di Roma.

Pubblicazioni

Nel 2004 esce per le edizioni Il Saggiatore il libro L’Islam in Europa. Riflessioni di un imam italiano con le prefazioni del Ministro per le Politiche Comunitarie Rocco Buttiglione e del Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche in Italia Amos Luzzatto. Il Presidente della Repubblica della Tunisia conferisce all’edizione in lingua francese del libro il premio del Concorso Internazionale per gli Studi Islamici.
Nel 2007 la BUR (Biblioteca Universale Rizzoli) pubblica il libro Dentro la Moschea che raccoglie le esperienze e i sermoni della prima generazione di musulmani italiani.

Nel 2009 una casa editrice cattolica, Messaggero di Padova, pubblica il saggio Il Misericordioso. Allah e i Suoi Profeti.
Nel 2010 le edizioni Morcelliana pubblicano La Sura di Maria. Traduzione e commento del capitolo XIX del Corano.

Nasce nel 1965 a Losanna in Svizzera da madre giapponese e padre italiano, entrambi con radici aristocratiche. Suo padre, shaykh Abd al-Wahid Pallavicini (1926-2017), si era convertito all’Islam a Losanna grazie alla mediazione di sidi Ibrahim Titus Burckhardt (1908-1984) e all’interno della confraternita dello shaykh Ahmad al-‘Alawi (1869-1934), prima guida religiosa della grande moschea di Parigi nel 1926.

Il suo percorso di studi accademici è iniziato all’Università “La Sapienza” di Roma presso il Dipartimento di Studi Orientali della Facoltà di Lingue e Letterature straniere con insegnamenti di studi islamici del professor Alessandro Bausani e presso il Pontificio Istituto di Studi Arabi ed Islamici con padre Maurice Borrmans come docente sul Sacro Corano. Ha poi seguito corsi di maestri come shaykh Ramadan al-Bouti (Parigi), mufti Ahmad Kuftaro (Roma), mufti ‘Ali Jumu’a (Il Cairo), shaykh Naquib al-Attas (Kuala Lumpur). Successivamente, incontra il prof. O’Fahey all’Università di Bergen, il prof. Radtke all’Università di Utrecht e la prof.ssa Zounat all’Università di Rabat che lo guidano tutti in una ricerca sullo shaykh Ahmad ibn Idris al-Hasani al-Fasi (1760- 1837).

È ufficiale di complemento in congedo dell’esercito italiano.

Nel 1998 ha occasione di svolgere il santo pellegrinaggio a Makkah, su invito della Lega Musulmana Mondiale e, nel 2016, come ospite del Custode delle due sacre moschee.

Nel corso di questi venti anni assiste e sostiene gli insegnamenti spirituali di shaykh Abd al-Wahid Pallavicini, suo padre e maestro, che accompagna in vari viaggi, visite e incontri tradizionali a Istanbul, Gerusalemme, Tunisi, Mostaghanem, Il Cairo, Tripoli, Rabat. Negli Emirati Arabi Uniti con il conforto dello shaykh Ahmad ibn Idris dal Sudan richiede e ottiene l’iniziazione all’ordine della Tariqat Ahmadiyyah Idrisiyyah Shadhuliyyah e un mese dopo conosce a Singapore lo shaykh Hajj Abd al-Rashid Linggi figlio del mufti malese shaykh Muhammad Sa’id.

Dal 2006 partecipa ad una serie di riunioni di lavoro con il mufti Ceric (Bosnia), il consigliere Abbadi (Marocco), il ministro Cherif (Algeria), il teologo Nayed (Libia), il giurista Kamali (Malesia), l’ayatollah sciita Taskiri (Iran), il presidente Shamsuddin (Indonesia) con i quali condivide la testimonianza di una reazione internazionale dell’ortodossia islamica tradizionale contro la decadenza e l’ignoranza e a favore del dialogo interreligioso.

Nel 2009 viene invitato tra i rappresentanti degli ordini contemplativi islamici dal Ministero per gli Affari Religiosi del Regno del Marocco all’assemblea di Sidi Chiker.

Yahya Pallavicini rappresenta in Italia la testimonianza di una corrente dell’Islam che interpreta la Sunna Muhammadiyyah, il rinnovamento della saggezza profetica, alla luce dell’insegnamento religioso di maestri spirituali quali l’imam Abu Hamid al-Ghazali (1058-1111) e i nobili eredi della scuola dello shaykh Abu al-Hassan al-Shadhili (1196-1258).

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