Una una nota cantante è finita al centro dell’attenzione per vicende relative ai vaccini: non ha ritenuto di vaccinarsi e questo ha innescato le polemiche. Non faccio il nome, non perché ci sia qualcosa di riservato dato che la notizia è su tutti i giornali, ma perché non interessa il caso specifico. Credo infatti che sia interesse collettivo quel che presuppone quel modo di ragionare e quello che poi si è espresso. Ad esempio, la cantante ha detto di essere cresciuta in una famiglia che dubita della medicina tradizionale. Punto numero uno: cos’è è la medicina tradizionale? Quale quale sarebbe l’altra medicina? Quella orientale? Perché in tutto il mondo, da Oriente Occidente, da nord a sud, si pratica “la medicina”, della quale esistono diverse scuole di pensiero, che si evolve continuamente, ma praticano tutti la medesima medicina per i malati. Se hai una calcolosi renale, un tumore al pancreas, o qualsiasi altra cosa sia malattia, si pratica “la medicina”, non quella “tradizionale”, “innovativa” o chissà che altro.
Poi ci sono gli altri, cioè quelli che non sono malati fortunatamente, cui vengono ammannite delle cose senza senso, per esempio la stessa persona continuava dicendo :”tranne che in casi eccezionali, ho avuto sempre cure naturali” e quali sono queste cure naturali? No perché la morfina, l’oppio, l’eroina, la cocaina son cose naturali, vengono da piante; sono naturali anche i funghi alcuni dei quali sono sufficienti a mandare una persona al creatore; sono naturali i serpenti a sonagli dei quali non sto a parlarvi, perché immagino che qualcosa avrete capito.
La verità è che è nato tutto un filone industriale che non è neanche corretto chiamare farmaceutico (sono i cosiddetti integratori, la polverina, i tè, la bevanda calda) che, per carità, se uno si sente meglio nell’anima, si sente più leggero e più pulito, che benedicano lui che l’ha preso e quello che glielo ha venduto che ha fatto i soldi, ma questa cosa del naturale è una maxi presa in giro per quelli che ci vogliono credere. Ma ripeto, va benissimo, sempre che non ci si approfitti della debolezza altrui.
Il terzo elemento che è interessante di questa questione che riguarda la cantante è che a un certo punto, siccome la cosa è venuta fuori, ha detto di aver capito che bisogna fidarsi delle persone giuste, che l’ha detto anche ai genitori e che farà i vaccini. Ma le abiuree non si richiedono in un mondo di persone razionali, mentre il pentimento eventualmente è un sentimento personale. Il punto è un altro: non è che siccome io sono convinto che nonostante abbia bevuto molto alcool sono lucidissimo, basta questa mia convinzione per mettermi alla guida e così mettere a rischio la vita degli altri, perché la libertà che molti hanno in mente è una libertà che funziona solo alla prima persona singolare, mentre alla seconda già crolla. La profilassi collettiva è stato un modo per difendere la collettività, basta guardare cosa succede in Cina dove non lo hanno fatto. Se mi sottraggono non è che devo pentirmi o abiurare le idee scientifiche, devo semplicemente riconoscere di avere agito egoisticamente pensando a me e alle mie convinzioni – giuste sbagliate, poi ognuno se la vede con se stesso – ma non mi importava di tutti gli altri, e questo non è un bell’esempio.
Ultimo elemento, decisivo, è che le polemiche non sono nate perché non si è vaccinata. Infatti sono un bel numero, anche se non tantissimi (il 90% della popolazione che poteva vaccinarsi ha deciso di farlo), quelli che hanno scelto di non vaccinarsi e non sono al centro di nessuna polemica. Il problema è la certificazione falsa, poiché la persona in questione ha falsamente attestato di avere fatto quello che ora dice che secondo lei era moralmente e teoricamente sbagliato e questa sì, è una colpa, anzi, sono due colpe: falso e doppio falso.