Le (non) ragioni cha hanno causato la crisi del governo Draghi
Se vi industriate a cercare le motivazioni che hanno portato alla crisi del governo Draghi, non ci riuscirete.
Non è possibile che il problema sia un provvedimento come un decreto-legge denominato “Aiuti” – quando la smetteremo di battezzare i decreti sarà sempre troppo tardi – che è già passato alla Camera con il voto di tutti e di tutta la maggioranza e che si è disposti a far passare anche al Senato, perché, in realtà, il Movimento Cinque Stelle non ha votato contro, ma è uscito dall’Aula e, quindi, il decreto è passato.
Cosa contiene questo decreto di così particolare? Certo, c’è un inceneritore per la spazzatura di Roma: a Roma, oltre ad aver preso fuoco una discarica, che è una vergogna cielo aperto, la cosa più inquinante e più costosa per i cittadini è il fatto che abbiano riaperto una discarica che era stata chiusa, proprio perché altamente inquinante. Anche perché non sanno più dove mettere la spazzatura, a parte tenerla per la strada.
A Roma vanno agli inceneritori, che non ci sono, il 6 % della spazzatura. A Parigi il 60%. E questa è la ragione per cui uno ritira la fiducia ad un governo? Evidentemente no. Non ci può credere nessuno, ma neanche tra i Cinque Stelle ci credono.
Il Professor Conte ha detto che è perché non bisogna toccare il reddito di cittadinanza. E chi si era proposto di toccarlo? Io, personalmente lo toccherei, ma io non conto nulla. È semplicemente stato introdotto un emendamento che dice che se uno continua a rifiutare i lavori che gli offrono non si vede perché continuare a dargli un sussidio. Cos’è un attacco ai diritti civili? Cioè è un diritto civile essere mantenuti?
Non è questo il tema. Il tema è che il governo Draghi è nato perché larga parte del Parlamento – non solo i Cinque Stelle, che sono i parlamentari più giovani e che avevano una storia di lavoro alle spalle praticamente inesistente – sarebbe andata a casa anticipatamente.
Il governo Draghi è servito a prolungare la legislatura e a mettere in sicurezza il Paese sulle vaccinazioni e sulla regolarità, che riguarda la documentazione e le scadenze dei fondi europei, del recovery e, quindi, del PNRR.
Avevano votato questo governo per questo scopo e poi è cominciato il logoramento, perché, in realtà non si sono mai riconosciuti in questo governo, ma non solo i Cinque Stelle, anche una parte della Lega e, probabilmente, anche una parte del PD.
Ora si arriva in qualche modo al capolinea. Vedremo nelle prossime ore cosa succederà, ma cosa volete che succeda, alla fine, comunque, tra qualche mese si vota. Il punto è proprio questo: riportiamo davanti agli italiani la scelta falsa dello scegliere la coalizione che governerà?
Perché se messi davanti a questa scelta, credo che l’unica possibilità razionale di mettere una croce su quella scheda sia, a seconda dei gusti, metterla su chiunque non si sia alleato con qualcun altro, perché le coalizioni sono false. È falsa quella del Movimento Cinque Stelle con il Partito Democratico, ammesso che riesca arrivare alle elezioni; è falsa quella tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Sono falsi.
Ora se io porto ancora una volta, davanti agli elettori, delle scelte false, ma che ci vengono fuori poi dei governi veri o delle legislature serie? Tutto qui.
Quindi, c’è tempo. Adesso vedremo se poco o tanto. Però l’unica scelta razionale in queste condizioni sarebbe mettere la croce su chiunque non si sia alleato né con il falso centrodestra, né con il falso centrosinistra.
Avessero un pizzico di senso di responsabilità e di visione politica dovrebbero immediatamente togliere da torno questa falsità delle coalizioni e assumersi ciascuno le proprie responsabilità. Tanto un governo di coalizione vincitore delle elezioni non sono capaci di farlo. È dal 1994 che non ci riescono. Ad un certo punto i tentativi si esauriscono.