Come sempre apriamo con un pensiero per il popolo ucraino ingiustamente invaso e oppresso dalla Russia
Proseguiamo con alcune riflessioni sulla festa dei lavoratori che come sempre offre a una serie di sciacalli politici e mediatici l’occasione per pontificare di sfruttamento, diritti negati e in qualche caso critica perfida del capitalismo e degli schiavi del profitto
Io vorrei invece celebrare la denuncia dell’ipocrisia e della demagogia legata al lavoro
In un articolo di cui trovate i riferimenti nella descrizione del podcast
https://ourworldindata.org/a-history-of-global-living-conditions-in-5-charts
il sito ourworld ci mostra il gigantesco miglioramento nelle condizioni di vita del genere umano registrato negli ultimi 2 secoli. Questo scenario riflette anche un fondamentale miglioramento delle condizioni dei lavoratori e soprattutto delle prospettive di miglioramento della propria condizione alla nascita che si possono realizzare attraverso il lavoro onesto nelle economie di mercato.
Esistono purtroppo ancora casi di sfruttamento dei lavoratori e dovremmo combatterli e ricordarcene tutto l’anno, non solo quando fa notizia, ricordando che i diritti dei lavoratori si tutelano al meglio rispettando interessi e diritti di chi quel lavoro crea assumendo il rischio d’impresa e non va soffocato dall’invadenza parassitaria dei mestieranti della politica.
Con buona pace degli sciacalli mediatici che a parole si ergono a protettori dei lavoratori e nei fatti difendono solo le proprie rendite di posizione e privilegi il modo migliore di celebrare il lavoro è constatare che solo nelle società aperte e democratiche il lavoro è uno strumento fondamentale di miglioramento della condizione umana.