Come presidente dell’Associazione delle istituzioni di cultura italiane, l’ex ministro valdese, lancia un appello affinché il 2 giugno non sia quest’anno solo “un rituale o una celebrazione retorica”, né possa essere strumentalizzato
Roma (NEV), 1 giugno 2020 – “Richiamare i valori fondanti della Repubblica e della Costituzione come premessa di una ripresa non solo economica ma morale e civile del Paese dopo la pandemia del Covid-19. In questo sta l’attualità del 2 giugno che ci accingiamo a celebrare”.
Così Valdo Spini, presidente dell’Associazione delle istituzioni di cultura italiane (AICI) e della Fondazione Circolo Rosselli, valdese, già ministro e deputato, alla vigilia del 2 giugno, giorno in cui si ricorda il referendum istituzionale del 1946, quando il popolo italiano – a suffragio universale, con per la prima volta le donne – votò per decidere tra monarchia e repubblica.
“Quest’anno il 2 giugno non sia “solo” un rituale o una celebrazione retorica, né può essere strumentalizzato, a maggior ragione dopo la pandemia che abbiamo attraversato – continua Spini – . L’Italia sta vivendo una prova economica, sociale, morale, paragonabile solo a quella subita proprio durante la Seconda Guerra Mondiale. Il senso di una rinnovata coesione di tutti quei filoni ideali che diedero vita alla Repubblica è oggi proprio quello di riunificare i cittadini nello sforzo di una ripresa che sia al tempo stesso economicamente solida, sostenibile e socialmente equa”.
I valori della Repubblica e della Costituzione sono, secondo l’ex ministro protestante, “la nostra bussola: le libertà, i diritti sociali, un quadro di pace e giustizia ci guidino. Così come proprio questo patrimonio ideale, di valori e si speranze motivò i nostri padri e nonni a ricostruire un paese distrutto, nel 1946, 74 anni dopo occorre ritrovare quello stesso spirito costituente, a livello italiano ed europeo. Dobbiamo fare uno scatto in avanti: cogliamo l’occasione della ricostruzione dopo la crisi per risolvere i problemi strutturali che bloccano il progresso sociale ed economico del paese e con essi gli squilibri territoriali. Per questo – conclude Valdo Spini in una nota diffusa oggi dall’AICI – ricordare l’avvento della Repubblica, celebrare l’autodeterminazione delle cittadine e dei cittadini non è retorica, è una necessità sempre più attuale e deve essere unificante, non divisiva”.
Tra le iniziative dell’AICI, costituita nel 1992 da un gruppo di associazioni, fondazioni e istituti culturali, da oggi, 1° giugno, una pagina speciale sul sito www.aici.it, con vari contenuti audio e video. Tra questi, oltre a un video introduttivo di Spini, un video del giurista e costituzionalista Enzo Cheli (Fondazione Circolo Fratelli Rosselli), i contributi del presidente dell’Istituto Sturzo, Nicola Antonetti e del presidente della Fondazione Basso, Franco Ippolito, gli scritti della Fondazione Iotti e della Fondazione Vera Nocentini, un video della Fondazione Napoli Novantanove e uno della Fondazione Luigi Einaudi.
Agenzia NEV