La forza intrinseca della lettura su carta e della scrittura a mano sono elementi insostituibili dell’apprendimento e non saranno mai rimpiazzati dal digitale. Questa è l’affermazione del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un messaggio video durante il convegno ‘Scuola digitale: il valore imprescindibile di carta e penna’, organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi.
“La conoscenza, particolarmente nei primi anni di vita, si forma attraverso la stimolazione di tutti e cinque i sensi”, ha affermato Valditara, evidenziando come la predominanza visiva del digitale possa compromettere lo sviluppo armonico e completo dell’individuo. “Il digitale è un elemento imprescindibile della società moderna, ma deve essere regolato in modo da non sopraffare le metodologie tradizionali d’apprendimento”.
Valditara ha ulteriormente enfatizzato l’importanza di valorizzare sia l’ambito digitale che quello analogico nel campo dell’istruzione, rifiutando l’approccio di esclusività a favore di una logica di complementarietà. In questa ottica, non si tratta di una scelta tra vecchio e nuovo, ma di un’integrazione consapevole dei due.
Le grandi innovazioni tecnologiche e i cambiamenti paradigmatici nella comunicazione non comportano rotture istantanee, ma processi evolutivi“, ha aggiunto Valditara, sottolineando la necessità di apprezzare i benefici specifici di entrambi gli approcci – cartaceo e digitale. Secondo lui, l’apprendimento da un libro rimane un’esperienza fondamentale, che non può essere eliminata da un sistema educativo moderno o dall’esperienza umana in generale.
Tuttavia, ha anche riconosciuto l’importanza del digitale e dell’intelligenza artificiale come strumenti moderni di apprendimento. “Non si può rinunciare al contributo arricchente di queste scoperte moderne”, ha concluso, ribadendo che l’educazione richiede un approccio olistico che coinvolga tutti i sensi, non solo la vista.