L’Europa è uscita dal sonno della ragione che si era auto-imposta e, ancora una volta, ha scoperto che la libertà non è né un frutto della natura, né un dono che cade dal cielo
A volte un aneddoto è più illuminante di mille discorsi. Il compianto Giulio Giorello, così caro ai lettori di queste colonne, non aveva in gran simpatia la «religione della libertà» di Croce. La riteneva troppo stoica. Una volta, però, dopo aver letto quella pagina della Storia d’Europa in cui il filosofo dice che la libertà è sempre lotta per la libertà, Giorello dovette ammettere a sé e ai lettori che Croce aveva ragione perché «lotta per la libertà è già esser liberi». L’Europa alla fine dell’inverno della pandemia e all’inizio della primavera di bombe russe e resistenza ucraina è uscita dal sonno della ragione che si era auto-imposta e, ancora una volta, ha scoperto che la libertà non è né un frutto della natura, come le more e le bacche, né un dono che cade dal cielo, come la manna biblica, ma una continua conquista del lavoro umano che non può mai permettersi di disarmare sé stesso nello spirito e nella forza.
Così se Simone Weil amava dire che al mondo non c’è altra forza che la forza, la cultura occidentale — da Washington a Londra, da Parigi a Berlino, da Milano a Napoli — può dire che al mondo tutto è lotta e la stessa libertà è lottante: come si conquista così si può perdere. Altro non si può fare, dunque, che difenderla vita natural durante. La libertà, infatti, non è uno dei nostri valori ma la condizione senza la quale i valori occidentali non ci sarebbero: non c’è pace senza libertà, non c’è giustizia senza libertà, non c’è uguaglianza senza libertà, non c’è sicurezza senza libertà. La libertà è la civiltà dell’Occidente.
Non dobbiamo aver paura di essere all’altezza di questa storia. Persino la verità se la passa male senza libertà. Perché anche se il Vangelo afferma che la verità vi farà liberi, è ancor più vero che la libertà ci fa veri. La libertà è la dignità dell’umanità che per vivere civilmente deve lavorare sé stessa. La libertà liberatrice, cara a Adolfo Omodeo, è nel fondo del cuore della resistenza dell’Ucraina.