La FLE consiglia:
Il partito dei giovani, articolo di Luigi Einaudi, «La Stampa» 10 giugno 1900
“È vano nasconderlo: in nessuno Stato moderno europeo, eccetto forse in Inghilterra sino alla scomparsa di Gladstone, si ebbe l’attuazione pratica degli ideali della vera dottrina liberale.”
Imperò dappertutto uno pseudo-liberalismo che meglio si potrebbe chiamare socialismo di Stato a favore di gruppi speciali di persone e di interessi coalizzati. Nel campo politico alla dottrina liberale della libertà di stampa, di associazione, e di insegnamento si sostituì il predominio delle classi avvocatesche, le restrizioni alle libertà, le distinzioni gesuitiche fra libertà e licenza, la formazione delle coalizioni parlamentari
alla scalata del Governo, ecc. Nel campo economico alla dottrina della libertà di scambio e di lavoro
si sostituì la pratica del protezionismo, degli affari privilegiati dal Governo, del regolamentarismo, la difesa dei capitalisti contro i lavoratori o viceversa, secondo le convenienze del momento. Nel campo tributario alla dottrina secondo cui lo Stato deve limitarsi a compiere quello che è affar suo per non gravar troppo
i contribuenti si sostituì la pratica, comoda per scopi elettorali, di concedere sussidi ad industrie private
artificiose, di fare lavori pubblici inutili di aprire scuole semi-deserte, di mantenere Corpi d’esercito troppo numerosi e poco saldi: e si ottenne per effetto di ingrossare a dismisura il bilancio ed il debito pubblico e di dover ricorrere per conseguenza ad una congerie di imposte schiaccianti e male distribuite.”
Archivio della Fondazione Luigi Einaudi Onlus
Pillola a cura di Lorena Villa
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