#laFLEalMassimo – Episodio 105: Debito Pubblico e Concorrenza Sleale

#laFLEalMassimo – Episodio 105: Debito Pubblico e Concorrenza Sleale

Da oltre un anno questa rubrica si apre ricordando l’invasione operata dalla Russia ai danni del popolo Ucraino e precisando che le ragioni di chi ha a cuore la libertà individuale e la democrazia possono stare solo dalla parte del popolo invaso. A questo va aggiunto un pensiero sul conflitto in corso sulla striscia di Gaza e l’augurio che le ostilità possano cessare in tempi brevi e con il minor numero possibile di vittime.

Venendo alle vicende e vicissitudini del nostro paese registriamo che lo stato italiano, che si caratterizza da tempo per un azione invadente e invasiva nel tessuto economico e sociale, ha ventilato di recente una nuova e fantasiosa distorsione dei meccanismi di mercato esentando i Buoni Poliennali del Tesoro dal calcolo dell’ ISEE.

Il governo italiano che già concorre con le aziende private nella raccolta del risparmio ed esercita una concorrenza sleale in virtù della fiscalità agevolata di cui beneficiano i titoli di stato ha quindi deciso che il possesso di BTP non costituisce un indicatore di ricchezza da tenere in considerazione ai fini delle valutazioni per l’accesso a prestazioni sociali agevolate.

Nel merito si tratta di una mera propaganda e marketing elettorale perché è difficile immaginare che una misura di questo genere possa in qualche modo incidere in modo significativo sulle scelte di risparmio degli italiani. Quello che va evidenziato è che ancora una volta la politica, nel tentativo di comprare il consenso degli elettori non esita a introdurre l’ennesimo elemento di distorsione sui mercati.

Dunque lo stato che invade costantemente la vita dei cittadini e delle imprese e che esercita una concorrenza sleale nei confronti di queste ultime in merito alla raccolta del risparmio dopo aver toccato il fondo ha deciso di iniziare a scavare con la proposta di esentare i BTP dal calcolo ISEE

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