#laFLEalMassimo – Episodio 110: Libertà

#laFLEalMassimo – Episodio 110: Libertà

L’augurio principale da fare in apertura di questo primo episodio del 2024 è naturalmente diretto alla fine della guerra sia in Europa e che in Medio Oriente, e in generale alla cessazione di tutti i conflitti sui quali abbiamo meno informazioni.  In particolare, è sempre bene specificare che quello che si combatte alle porte dell’Europa è stato iniziato dall’ingiusta e ingiustificata aggressione russa ai danni del popolo ucraino e potrà terminare solo quando l’invasore sarà ricacciato entro i propri confini.

Dall’alba della storia gli esseri umani massacrano i propri simili per i motivi più svariati, dalla contesa per  beni materiali e territori al fanatismo ideologico e religioso, passando per la più semplice e aberrante intolleranza della diversità.

Sarebbe ingenuo illudersi che questa pratica possa essere eliminata del tutto, perché le uccisioni multiple avvenute nelle scuole ad opera di studenti armati, piuttosto che i proiettili vaganti nella notte di Capodanno ci dimostrano che anche nelle società più civili e avanzate e in tempo di pace la tragedia può irrompere a turbare il quotidiano.

Vorrei cogliere però l’occasione di questa puntata inaugurale della rubrica per ricordare a tutti come la libertà economica costituisca un fondamentale motore di pace che consente di ridurre drasticamente il numero delle vittime innocenti.

Là dove gli uomini sono liberi di intrattenere commerci e avviare attività imprenditoriali è più facile l’altro sia visto come un cliente da soddisfare o un potenziale fornitore, piuttosto che un nemico da eliminare. Dunque, fiorisce la tolleranza e l’apertura nei confronti della diversità, l’attitudine a risolvere i conflitti con accordi ragionevoli, piuttosto che rischiare la vita combattendo.

Le società aperte al libero mercato non sono di certo il paradiso e non sono esenti da conflitti e criticità da risolvere; tuttavia, costituiscono un ambiente nel quale la vita umana ha un valore più elevato di qualsiasi dittatura o teocrazia e questo semplice elemento rende la guerra, il combattimento e l’omicidio un’opzione sempre meno conveniente del dialogo e della trattativa.

Il mio augurio per il nuovo anno è che si possa diffondere la consapevolezza che la strada per un mondo meno cruento e verso un numero minore di vittime innocenti, passa dal contributo fondamentale apportato dalla mano invisibile della libertà individuale.

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