Nuovo episodio della FLE al Massimo oggi parliamo di ricchezze favolose e imposte immaginarie.
Supponete che qualcuno vi faccia un’offerta di acquisto molto interessante per la casa dove vivete. Un’offerta molto superiore al valore di mercato ragionevolmente ottenibile osservando le altre offerte in giro. Immaginate che per qualche motivo non abbiate voluto o potuto accettare l’offerta che sia rimasta sulla carta. Poi alla fine dell’anno arriva il fisco e vi chiede di pagare un’imposta sulla plusvalenza virtuale che deriva dall’ offerta ricevuta: come ci rimarreste? Non credo benissimo.
Ebbene una logica molto simile è alla base della proposta, presentata dal presidente della Commissione Finanze al Senato, Ron Wyden, sull’onda del “Tax the Rich” reso celebre dalla parlamentare Alexadria Ocasio-Cortez, paladina di una crociata volta a punire malefici paperoni globali che eludono le imposte di tutti i paesi.
La tassa sui miliardari dovrebbe colpire soggetti con un patrimonio di almeno 1 miliardo di dollari o redditi annui da 100 milioni e naturalmente il punto più controverso è quello di applicare l’imposta a delle plusvalenze non realizzate. Chiaramente l’idea di tassare i super ricchi colpisce la fantasia e riscuote un consenso facile perché la maggior parte di noi immagina che non verrà mai a trovarsi nella condizione di pagare questo tipo di imposte.
Ma l realtà del fisco italiano supera qualunque immaginazione dei neo socialisti americani e si applica anche a patrimoni di poche migliaia o addirittura centinaia di euro: in Italia, nell’ambito del regime del risparmio gestito l’imposizione è applicata al risultato netto della gestione maturato, confrontando cioè la valorizzazione del portafoglio investimenti alla fine dell’esercizio con quella all’inizio.
L’imposta che negli stati uniti appena osano di immaginare per i miliardari in Italia si applica a chiunque acquisti fondi comuni da una BCC di paese. Che altro aggiungere? Nelle prossime puntate parleremo più in dettaglio di distorsioni fiscali, imposte sui grandi patrimoni ed equità nelle prossime puntate.
Per adesso accontentiamoci del paradosso del piccolo risparmiatore italico, per la FLE al massimo arrivederci alla prossima settimana.