#laFLEalMassimo – Episodio 49: L’insostenibile leggerezza dei super ricchi

#laFLEalMassimo – Episodio 49: L’insostenibile leggerezza dei super ricchi

Puntuale come la morte e le tasse ogni anno a gennaio, mentre a Davos si radunano Capi di Stato, industriali e guru di vario genere per il World Economic Forum, un’associazione umanitaria che persegue anche finalità politiche ci ricorda come una gran parte delle ricchezze del mondo sia concentrata nelle mani di pochi paperoni.

Quest’anno, ci hanno detto che con l’aumento del patrimonio di Jeff Bezos durante la pandemia si potrebbe vaccinare il mondo intero. E’ un’immagine efficace, ma che non vuol dire nulla nella sostanza, posto che  poiché le limitazioni alla diffusione dei vaccini non sono mai dipese dal loro costo, ma piuttosto dalla logistica e dalla produzione oltre che dalla volontà di governi e cittadini.

Che dire allora della diseguaglianza? La storia dell’umanità è fatta di Faraoni, Imperatori Romani e non, caste, feudatari, Madarini e shogun, schiavi, servi della gleba e quant’altro riusciate a ricordare dalle scuole dell’obbligo. Pochissimi eletti, spesso per diritto di nascita, non solo controllavano tutte le risorse, ma avevano diritto di vita e di morte sugli altri.

Le società aperte e le economie capitaliste che hanno prodotto i super ricchi di oggi (che in parte sono ex funzionari di regimi comunisti), hanno realizzato due cambiamenti epocali che non hanno eguali nella storia: in primis la possibilità di chiunque di migliorare la propria condizione di vita, in secondo luogo la disponibilità anche per chi non è ricco di cure mediche e opportunità e benessere come viaggi, divertimento, istruzione enormemente superiori a “li soprani der  monno vecchio” di cui scriveva Trilussa.

Quando Bezos diventa 80 miliardi più ricco, né io né voi siamo di un euro più poveri, ma anzi beneficiamo dei servizi di Amazon, che hanno mitigato alcune criticità della pandemia e dell’indotto di un’azienda che dà lavoro a milioni di persone. Piuttosto che alla redistribuzione all’arrivo, che tanto piace ai politici delle tasse, dovremmo allora concentrarci sulle pari opportunità in partenza.

Di questo parleremo ancora nella #FLEalMassimo per la Fondazione Luigi Einaudi.

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