Bentornati alla FLE al Massimo, finché l’esercito invasore russo non sarà stato definitivamente ricacciato al di fuori dei confini dell’Ucraina, questa rubrica continuerà a ribadire il proprio sostegno alla popolazione aggredita.
Il 2022 è stato un anno problematico per le società aperte e per tutti coloro che hanno a cuore la tutela della libertà individuale. Il terremoto geopolitico legato all’invasione dell’ucraina è arrivato proprio nel momento in cui venivano gradualmente eliminate le limitazioni residue al commercio internazionale e alla circolazione dei beni e servizi legate alla pandemia dei due anni precedenti. Questo vuol dire che le pressioni inflazionistiche, originate dalle politiche di contenimento dell’emergenza sanitaria, che hanno sostenuto il potere di spesa dei consumatori anche in un momento di stasi dell’attività produttiva, sono state esasperate ed anticipate dagli effetti del conflitto sui prezzi dell’energia e di alcuni generi alimentari.
Il 2022 ci ha tragicamente ricordato che la libertà non è beneficio acquisito e indiscutibile, come può apparire talvolta a chi è nato nelle società aperte dell’occidente, la minaccia delle dittature corrotte ed oligarchiche, che credevamo sconfitte dopo la dissoluzione dell’unione
sovietica è tornata prepotentemente a bussare alla porta dell’occidente ed al momento è arginata solo dall’eroica resistenza del popolo ucraino.
La guerra commerciale tra la Cina e gli Stati Uniti e le politiche populiste e nazionaliste avviate in America contribuiscono a rimettere in discussione alcune conquiste di libertà e civiltà che credevamo acquisite e ci costringono a ripensare molte delle politiche europee in
tema di aiuti di stato e contrasto delle posizioni dominanti a fronte di un mercato che si configura sempre più come unico e mondiale
L’augurio per il nuovo anno non può che essere quello di vigilare e impegnarsi affinché queste minacce esterne non attecchiscano nel nostro paese e testimoniare con l’impegno civile e il supporto economico, politico e militare tutti gli eroi che combattono e muoiono per la nostra libertà da Volodymyr Zelens’kij a Mahsa Amini.
Buon anno e Slava Ukraïni!