“L’Eutanasia della democrazia” di Giuseppe Benedetto, per capire il dopo Mani Pulite – vivipress.com

“L’Eutanasia della democrazia” di Giuseppe Benedetto, per capire il dopo Mani Pulite – vivipress.com

Edito da Rubbettino, lo studio del Presidente della Fondazione Einaudi sarà presentato a Napoli ed è sostenuto dai Liberali.

La stagione politica che impropriamente è andata sotto il nome di “Mani pulite” ha profondamente mutato la storia della nostra democrazia, incidendo in modo irreversibile sul rapporto tra poteri dello Stato. Uno dei passaggi cruciali è stata l’abolizione dell’autorizzazione a procedere per i membri del Parlamento.

La riforma costituzionale dell’articolo 68 della Costituzione, avvenuta sotto l’incessante spinta delle piazze forcaiole, ha alterato la relazione tra poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, arrecando gravi fratture all’ordine democratico.

Parte da questo presupposto il lavoro di Giuseppe Benedetto – “L’Eutanasia della democrazia”, edito da Rubbettino con la prefazione del giurista Sabino Cassese.

Giuseppe Benedetto, oggi Presidente della Fondazione Luigi Einaudi, è un noto avvocato penalista, giornalista pubblicista.

In quest’opera, oltre alla fedele esposizione del dibattito parlamentare antecedente alla riforma, vi è anche uno scrupoloso lavoro di ricerca sulle guarentigie parlamentari. Quando nacquero? Perché? Cosa prevedono le Costituzioni degli altri Paesi occidentali? Domande essenziali per comprendere l’evoluzione della nostra democrazia. La risposta del libro è che siamo un unicum nel panorama mondiale.

“L’Eutanasia della democrazia” sarà presentato il prossimo 7 marzo a Napoli, con un evento che la Fondazione Luigi Einaudi ha organizzato presso il Maschio Angioino, nella Sala della Biblioteca Napoletana di Storia Patria.

L’evento avrà un ulteriore partner, ovvero i Liberali Campani, che attraverso il loro Portavoce Stefano Maria Cuomo, assicura che: “I Liberali campani saranno le vedette all’evento della Fondazione Luigi Einaudi “.

“È un testo che farà comprendere l’involuzione della nostra democrazia quando – aggiunge Stefano Maria Cuomo – con la riforma costituzionale dell’articolo 68, si sono alterate le relazioni tra poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Insomma, un ulteriore contributo che dimostra come i nostri padri fondatori avevano ben presente, nella stesura della nostra Carta Costituzionale, il tema generale sulla giustizia.

“Temi importanti – conclude il Portavoce dei Liberali Campani – che vedono la Comunità Liberale impegnata a colmare lacune che riforme “stravaganti” hanno fatto scempio”.

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