Come non si può espellere il male dalla storia neanche si possono espellere la cattiveria o la follia dalla cronaca. Ma c’è sempre una responsabilità.
Se una donna di 71 anni va a sparare al vicino e a sua moglie, non resta che celebrare il funerale e mettere l’assassina in carcere. Ma non è così che le cose sembrano essere andate.
Erano stati chiamati i Carabinieri. Era stata fatta una denuncia. C’erano state minacce, bastoni branditi e usati per colpire. Non solo non è successo nulla, ma l’assassina ancora deteneva legittimamente una pistola. Leggo che la scadenza del porto d’armi era stata prorogata causa covid. Ma che c’entra? Avrebbero dovuto revocare e sequestrare. Si è arrivati ad avere un morto a terra per incapacità d’intervenire.
Quanti sentiranno giusta indignazione sappiano che tale genere di malagiustizia non avrà responsabili. E per quanto siano avvincenti le discussioni sul sistema elettorale per il Csm, è l’irresponsabilità a negare la giustizia che serve. A chi presenta le (inutili) denunce e alla collettività.
La Ragione