Massa non-massa non è un libro attuale, è un libro permanente. Nonostante la sua pubblicazione nel 1962, ci aiuta a capire meglio il nostro presente e a cogliere la permanenza di molte riflessioni. È in nome della libertà che anche gli avversari di Malagodi – che per lui (e non solo) sono indubbiamente i fascisti e i comunisti – devono avere libertà di parola e organizzazione. Se fossero loro negate si sarebbe divenuti come loro, con la pretesa di combatterli. Se fossero loro negate sarebbero cancellate anche quelle di tutti gli altri. Ma, affermate queste libertà, si deve lottare, senza sosta e senza sconti, per contrastare gli avversari.
Fermo restando, ricorda Malagodi, che il nostro mondo, quello della libertà e della democrazia, esclude che esista un equilibrio perfetto e immodificabile, ma è un continuo succedersi di approssimazioni, in un costante confronto dialettico fra idee e interessi. Possibile, in un Mondo così messo e in un’Italia con questa storia, poter far prevalere idee di libertà, liberalismo e liberaldemocrazia?
Se la risposta non fosse positiva, né Malagodi né altri come lui, avrebbero mai dedicato la vita alla politica. Credeva e credevano che fosse possibile.