Intervista del Gazzettino a Davide Giacalone, in occasione dell’incontro che si terrà a Belluno sabato 20 gennaio alle 17.30 nella sala teatro del Centro “Giovanni XXIII”, in piazza Piloni.
Elezioni in vista. Chi ha commesso più errori?
«Sulle riforme costituzionali ha sbagliato la destra e ha sbagliato la sinistra, entrambe provando a forzare la Costituzione e il suo articolo 138, per vestire, immeritatamente, i panni di riformatori della Repubblica. Renzi ha anche aggiunto l’arrogante prosopopea del plebiscito personale, con i noti risultati. Ma non è questo il solo campo in cui commettono errori comuni».
A cosa si sta riferendo?
«Si guardi all’incoscienza di questa campagna elettorale. Alla fine Cetto La Qualunque (il personaggio di Antonio Albanese che fa promesse elettorali mirabolanti, ndr.) sembrerà un morigerato realista. Questo capita anche perché una parte consistente d’Italia non vuole fare i conti con la realtà e spera nell’illusionista di turno».
Sta di fatto che lo scontento è generalizzato. Tanto che molti pensano a quando e a quanto “stavamo bene”.
«Il guaio grosso è che non siamo poveri e derelitti. Il benessere collettivo è elevato. Noi oggi stiamo meglio di quanto stavamo un tempo, ma troppi covano la rabbia di chi crede gli sia stato tolto qualche cosa. Sperano, trovando un presunto colpevole, di avere indietro quel che non hanno mai né avuto né guadagnato. E così procedendo il rischio di perdere molto, se non tutto, è elevato».
A breve si andrà al voto. Nomi nuovi ne girano pochi. Chi ne uscirà vincitore?
«Vincerà il trasformismo. Che prima ha trionfato nella condotta parlamentare e, ora, si afferma addirittura prima del voto».