“Ho scritto questo libro perché ritengo che una verità storica debba venire fuori.
Quello che è successo nel 1993 nel momento in cui è stata modificata l’autorizzazione a procedere, quindi l’articolo 68 della costituzione è un fatto particolarmente grave che ha dato via al populismo e che abbiamo pagato nei trent’anni successivi”: In questo modo il professor Giuseppe Benedetto ci spiega le ragioni per le quali ha deciso di scrivere il libro “L’eutanasia della democrazia” presentato durante una conferenza tenutasi il 9 maggio a Trento.
Alla conferenza a cura dell’associazione studentesca “SìamoFuturo Trento”, erano presenti anche il senatore della Lega Andrea Ostellari ed il professore dell’Università di Trento Paolo Sommaggio.
Il tema centrale trattato durante la conferenza era la riforma della giustizia. A presentare l’evento è intervenuto anche l’assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento Mirco Bisesti il quale ha fatto agli ospiti i saluti istituzionali.
Per l’occasione non è mancata neppure la contestazione. Fuori dalla struttura nella quale è stata fatta la conferenza è infatti arrivato un gruppo di manifestanti.
I ragazzi, una ventina, portavano le bandiere lgbt ed erano sul posto per la presenza del senatore Ostellari. Il politico era stato infatti mesi fa al centro dell’attenzione pubblica a causa di alcune sue dichiarazioni ritenute da una certa parte politica omofobe.
“L’iter per la riforma sta procedendo secondo le regole. Abbiamo già incardinato il testo. Questa settimana inizieremo la fase della discussione. Poi ci sarà la fase delle audizioni, spero abbastanza breve, che consentirà un approfondimento e un dibattito adeguato sul testo- ci spiega il Senatore della Lega- La riforma non è definitiva. Ci sarà ancora molto da perfezionare.
Credo che ci siano però tutti i tasselli utili per ragionare su un sistema della giustizia che tutti vorremmo”.
Riguardo alla riforma appunto, durante la conferenza, il professor Benedetto, anche Presidente della “Fondazione Einaudi” ha detto di poterla definire solamente in parte una riforma.
“Premetto che voterò 5 sì. Dico però che per tutta una serie di riforme a cominciare da quella che per me è fondamentale, ovvero quella della separazione delle carriere, è necessario ritoccare la costituzione– ci dice il professore- A legge vigente non si può ritoccare la costituzione e per questo la ‘Fondazione Einaudi’ ha proposto un’assemblea costituente che metta mano alla seconda parte della costituzione”.
Una delle maggiori criticità della proposta è la riforma del Csm. Durante le ore di conferenza, della riforma del Consiglio superiore della magistratura, è stato lungamente discusso da tutti e tre i relatori.
In particolare il professore dell’Università trentina Sommaggio ha fatto delle importanti riflessioni riguardo alla responsabilità, al potere e al peso personale nei giudizi dei magistrati. Dal punto di vista politico, questa riforma è ancora ben lungi dall’essere portata a termine.
Il senatore Ostellari ci ha infatti evidenziato: “Sulla riforma del Csm, abbiamo molti gruppi che hanno concordato alla camera l’attuale sistema, ci sono ancora molti altri gruppi che chiedono alla politica e anche a me come Presidente della commissione giustizia, di avere il tempo per poter approfondire il tema per poi portare emendamenti.
Aspettiamo, vediamo quali saranno questi emendamenti e faremo sicuramente in modo che anche il senato possa dire la sua”.
Ad ascoltare la conferenza sono state una cinquantina di persone delle quali la maggior parte erano giovani. Molti dei ragazzi erano studenti della facoltà di giurisprudenza all’università.