Scuola di Liberalismo 2021 – Messina: lezione di Davide Giacalone sul tema “l’Italia del 2024: meno populista e più liberale?”

Scuola di Liberalismo 2021 – Messina: lezione di Davide Giacalone sul tema “l’Italia del 2024: meno populista e più liberale?”

Abbiamo appurato che la povertà non è stata sconfitta. Chi lo proclamò, festante e inquietante al balcone, se ne dice ora pentito (ma vale il pentimento, senza penitenza?). Nella realtà le cose stanno diversamente, rispetto alle scempiaggini della propaganda populista e demagogica. Nel 2008 la spesa per assistenza era pari a 73 miliardi, nel 2019 è giunta a 114.7, ben 41.7 miliardi in più, con un aumento del 56%. Nel 2008 l’Istat contava 937mila famiglie in povertà assoluta, nel 2019 erano 1milione 670mila, con una crescita del 78%. Come è stato possibile?

Semplice, penseranno il demagogo e l’ignorante: la crisi ha fatto crescere disoccupati e poveri. Falso, perché il 2019 è stato un anno record per l’occupazione. È successa una cosa diversa: più si è fatta crescere la spesa per assistere i poveri e più sono cresciuti i poveri, per la semplice ragione che era maggiormente conveniente dimostrarsi tali. Ovvio che esistono poveri veri e ovvio che devono essere aiutati, ma quell’enorme spesa è assai male indirizzata, non finanzia assistenza, ma assistenzialismo e induce al falso, che per essere tale ha bisogno di evasione fiscale e contributiva. Ecco quel che si è finanziato.

Un sistema giusto va in direzione praticamente opposta: investe in formazione, favorisce l’accesso al lavoro, disincentiva l’inerzia e premia il merito. In questo modo fa crescere la ricchezza collettiva, aumenta quella che può essere destinata a soccorrere chi ne ha (veramente) bisogno e non umilia il cittadino facendone un povero di professione.

Non è solo un dettaglio valido esclusivamente per questo aspetto dei nostri problemi, ma la formula con cui l’Italia del prossimo futuro può essere diversa e migliore di quella che viviamo.

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