All’insegna dello slogan “Scoprire il mondo” è stata inaugurata la Scuola di Liberalismo di Messina 2019, coordinata e animata dal prof. Pippo Rao, sotto la direzione scientifica del prof. Gembillo e con responsabile della segreteria il dott. Salvatore Totaro. La Scuola, promossa dalla sezione messinese della Fondazione Luigi Einaudi in collaborazione con l’Università degli studi la Fondazione “Bonino Pulejo”, è ormai un punto di riferimento irrinunciabile nel panorama culturale della nostra città. Il corso si articola in 15 lezioni che si tengono nell’Aulario universitario di piazza XX Settembre, fino al 31 maggio.
Tra i relatori previsti, spiccano tanti nomi di prestigio, tra i quali quello del grande storico della scienza Giulio Giorello, che sarà presente l’11 aprile con una relazione su Stuart Mill e il concetto di libertà. «La Scuola – ha ricordato nel giorno dell’inaugurazione Pippo Rao – è divenuta ormai un tradizionale appuntamento per studiosi e studenti che vogliono approfondire le tante tematiche legate alla storia del liberalismo e alla storia contemporanea, all’economia, alla politologia, alla sociologia, alla filosofia politica». Il primo appuntamento ha visto come relatore la prof. Rosa Faraone, docente di Storia della Filosofia del Dicam del nostro Ateneo, che ha relazionato su “Locke e il liberalismo come tolleranza”.
La relazione è stata preceduta dai saluti di Rao, che ha messo in evidenza il ruolo della “cultura liberale” come strumento significativo per affrontare le problematiche attuali, e dall’introduzione al corso del prof. Giuseppe Gembillo, ordinario di Storia della Filosofia dell’Università di Messina, dedicata alle “logiche del potere”. Non è mancato il giusto e commosso omaggio al prof. Girolamo Cotroneo, intellettuale e opinionista grande esperto delle tematiche liberali e crociane, che per anni è stato direttore scientifico della “Scuola”. L’incontro, che ha visto la presenza di Andrea Pruiti Ciarello, consigliere di amministrazione della Fondazione “Einaudi” e del sen. Enzo Palumbo (membro de comitato scientifico), si è concluso con un dibattito aperto, in cui la prof. Faraone ha ribadito il concetto di tolleranza elaborata da Locke come sistema necessario per garantire all’individuo la possibilità di esprimersi all’interno di una o più comunità e come essenza del principio stesso di libertà individuale e di pluralismo.
Prossimi incontri di aprile della “Scuola di Liberalismo”: domani “Hegel e il liberalismo come ragione storica” (Gembillo); l’8 aprile, “Montesquieu e il liberalismo come forma istituzionale “(Moschella); il 15, “Adam Smith e il liberalismo come organizzazione politica” (Sobbrio); il 29, “Croce e il liberalismo come metapolitica” (Giordano).
Sergio Di Giacomo