La Fondazione Einaudi propone oggi alle forze politiche del Parlamento italiano, del Parlamento Europeo e ai governi interessati che all’Ucraina venga concesso immediatamente lo status di Paese candidato all’Unione Europea.
Viviamo in un momento altamente drammatico per l’Europa e per l’Italia. Per il fratello popolo ucraino si deve cessare immediatamente questa criminale aggressione militare contro un Paese sovrano, garantito da una miriade di trattati, accordi internazionali dell’ONU in Europa, dal Protocollo di Budapest, che ne garantiva la piena sovranità ed integrità territoriale e la mancanza di interferenze economiche sul Paese, in occasione del disarmo completo delle forze nucleari ucraine.
È questo il momento di mostrare solidarietà e aiuto alle centinaia di migliaia di rifugiati e di sfollati che oramai si accalcano all’interno del Paese, ma anche fuori dai confini e che creeranno un’ondata di invasione – non c’è da nasconderselo – di milioni di persone, causata da un attacco criminale-militare.
È questo il momento di costruire quello che è stato soppresso con colpi di cannone e con una violenza estrema da parte di un Paese che siede come membro permanente in Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Federazione Russa, e che non ha nessun rispetto né per la Carta delle Nazioni Unite, né per il diritto internazionale, né per qualsiasi forma di dignità umana e di libertà civile.