Un numeroso e attento pubblico ha partecipato al primo evento della nascente sezione abruzzese della Scuola di liberalismo della Fondazione Einaudi. A tenere a battesimo il primo ciclo di eventi, che prelude al primo vero e proprio “anno accademico”, previsto per il 2023, è stato il Presidente stesso della Fondazione Einaudi, l’avvocato Giuseppe Benedetto, che ha scelto Teramo per l’anteprima assoluta della presentazione del suo libro “Non diamoci del Tu: La separazione delle carriere”, arricchito dalla prefazione del ministro della Giustizia Carlo Nordio. All’incontro, hanno preso parte l’ex senatore Paolo Tancredi, l’ex vicepresidente del Consiglio Regionale Paolo Gatti e Andrea Davola, ricercatore della Fondazione Einaudi e autore della postfazione. A moderare il dibattito Rosita Del Coco, docente di Diritto Processuale Penale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo.
Tema dell’incontro, introdotto dal Presidente della Fondazione Einaudi in Abruzzo, Alfredo Grotta, è stato quello che la stessa professoressa Del Coco ha definito “il” tema della Giustizia italiana, ovvero la separazione delle carriere tra magistratura inquirente e magistratura giudicante.
In Italia magistrati requirenti (Pubblici ministeri) e magistrati giudicanti (giudici di Tribunale e Corti) appartengono alla stessa carriera, nel senso che sono selezionati da un unico concorso e dei loro trasferimenti e dei loro procedimenti disciplinari si occupa il Consiglio superiore della magistratura. Una “parentela” come qualcuno l’ha definita che, nei fatti, rende impari il rito processuale, e contro questa disparità la Fondazione Einaudi, e nel dettaglio il libro del Presidnete Benedetto, invoca una necessaria riforma.
Anche portando testimonianze di vita personale, i relatori, e in particolare Paolo Gatti e Paolo Tancredi, hanno sottolineato l’evidente differenza esistente tra la “teoria e la pratica”, ovvero tra la legge scritta e la prassi quotidiana, tra quello che impone la Costituzione e quello che accade nei Tribunali. Qualcosa, è stato ricordato, sta cambiando, visto che la riforma Cartabia prevede una riduzione dei passaggi di funzioni da 4 a 1, ma è una soluzione che non ha eliminato la questione dal dibattito politico e che, proprio partendo dalla Scuola di Liberalismo in Abruzzo, la Fondazione Einaudi ripropone con grande forza alla platea dei cittadini.